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Il Roadshow Internazionale dedicato ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 si è recentemente svolto a Oslo, portando con sé un messaggio di inclusione e sostenibilità. Questo evento, realizzato grazie alla sinergia tra la Fondazione Milano Cortina 2026 e l’Ambasciata d’Italia, ha visto la partecipazione di un’ampia gamma di ospiti provenienti dal mondo dello sport, della stampa e dell’industria turistica norvegese. La manifestazione ha avuto l’obiettivo di raccontare il progetto olimpico italiano e di valorizzare i territori coinvolti, coinvolgendo la comunità locale e creando un’atmosfera di entusiasmo attorno ai prossimi giochi.
Il programma dell’evento a Oslo
Il 7 maggio, Oslo ha accolto un evento che ha avuto come moderatrice Raffaella Giampaola, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura. L’apertura è stata affidata all’Ambasciatore Stefano Nicoletti, che ha dato il benvenuto agli ospiti e ha sottolineato l’importanza di questo roadshow per rafforzare i legami tra Italia e Norvegia. Andrea Varnier, direttore della Fondazione Milano Cortina 2026, ha condiviso i progressi nella preparazione dei giochi, evidenziando come l’edizione del 2026 sarà caratterizzata da un forte impegno verso l’inclusione e la sostenibilità.
Interventi di ospiti illustri
Tra gli ospiti d’onore, la Sindaca di Oslo Anne Lindboe e la Presidente del Comitato Olimpico Zaineb Al-Samarai hanno preso parte attivamente alla discussione. Anche la Presidente della Commissione per il Coordinamento dei Giochi, Kristin Kloster, ha condiviso la sua visione sull’importanza delle Olimpiadi per il Paese. Gli interventi sono stati arricchiti dalla presenza di Marco Rago, Consigliere del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, e Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia. Questo insieme di voci ha creato un dibattito stimolante e ha messo in luce i benefici economici e culturali dei giochi per entrambe le nazioni.
Un dialogo tra leggende dello sport
Durante la serata, il pubblico ha avuto l’opportunità di ascoltare due icone dello sci nordico: Vegard Ulvang e Manuela Di Centa, quest’ultima vincitrice di cinque medaglie olimpiche. La loro conversazione ha suscitato grande interesse, poiché hanno condiviso esperienze personali e aneddoti legati alle loro carriere e alla loro visione delle Olimpiadi. Questo momento di nostalgico ricordo ha avvicinato gli appassionati di sport e ha evocato lo spirito olimpico, dimostrando come lo sport possa unire culture diverse e creare legami duraturi.
La mostra “People of Milano Cortina 2026”
Un altro momento clou dell’evento è stata la presentazione della mostra fotografica e audiovisiva “People of Milano Cortina 2026”, che racconta le storie e le emozioni delle persone che vivono nei territori dei giochi. Attraverso volti e racconti, la mostra mette in luce la tradizione sportiva e l’impatto che i giochi avranno sulla comunità locale. Le immagini evocative e i video presentati hanno catturato l’attenzione dei presenti, sottolineando l’importanza del coinvolgimento della comunità e della rappresentazione dei valori olimpici.
Il messaggio dell’Ambasciatore Nicoletti
L’Ambasciatore Stefano Nicoletti ha enfatizzato il valore dei XXV Giochi Olimpici e Paralimpici non solo come un’occasione per il rilancio turistico e infrastrutturale in Italia, ma anche come un’opportunità per consolidare l’amicizia tra Italia e Norvegia. Ha messo in evidenza come entrambi i Paesi condividano una forte tradizione sportiva e valori come inclusione e sostenibilità, elementi chiave per il successo dell’evento. Questo scambio culturale si rivela fondamentale per costruire un’edizione dei giochi memorabile e significativa.
Le parole di Andrea Varnier
Andrea Varnier, CEO della Fondazione Milano Cortina 2026, ha espresso la sua gratitudine per la calorosa accoglienza ricevuta in Norvegia. Ha sottolineato l’importanza dell’interesse mostrato dalla nazione scandinava per i giochi, riconoscendo il legame speciale che unisce i due Paesi attraverso lo sport. La Norvegia è vista come un modello di valori olimpici, e Varnier ha confermato che l’obiettivo principale è lasciare un’eredità concreta non solo in Italia, ma anche nel cuore degli sportivi norvegesi, che credono nel potere unificante dello sport.