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In previsione dei Giochi Invernali del 2026, Cortina d’Ampezzo si trova a fronteggiare una serie di disagi che interesseranno turismo, mobilità e le attività economiche locali. I mesi di gennaio e marzo dell’anno prossimo si preannunciano particolarmente problematici, come evidenziato nei documenti discussi nei tavoli tecnici. La chiusura progressiva delle piste e degli impianti, insieme a restrizioni stradali, tra cui quelle sulla SR48, rischia di scoraggiare non solo i turisti, ma anche i proprietari di seconde case. Le conseguenze di queste misure si faranno sentire pesantemente su rifugi, ristorazione e sull’emissione di skipass.
Zone più colpite e misure di mitigazione
Le aree maggiormente interessate dagli interventi sono quelle delle Tofane, che subiranno una chiusura a partire dal 27 gennaio, e le zone di Falzarego e 5 Torri, i cui accessi si preannunciano complessi. La cabinovia nota come Freccia nel cielo potrebbe diventare inaccessibile per motivi di sicurezza, complicando ulteriormente la situazione. Al contrario, il comprensorio Faloria-Cristallo dovrebbe subire meno disagi, mantenendo una certa operatività.
Strategie di comunicazione e promozione
Per affrontare questa sfida, sono state messe in campo diverse misure di mitigazione. Tra queste, si prevedono chiusure graduali delle piste e comunicazioni mirate, al fine di evitare l’immagine di una “Cortina blindata”. È fondamentale promuovere attività alternative per mantenere viva l’attrattiva della località, nonostante le inevitabili restrizioni. Inoltre, è prevista una gestione mista della cabinovia Freccia nel cielo, volta a garantire l’accesso a chi desidera visitare la zona.
Implicazioni per il futuro di Cortina
Questi preparativi pongono interrogativi sul futuro della località, che da sempre è un punto di riferimento per gli sport invernali. La capacità di Cortina di attrarre turisti e sostenere le attività economiche locali sarà messa a dura prova. Riuscirà a mantenere il suo fascino e la sua vitalità in un periodo così impegnativo? La risposta a questa domanda sarà cruciale per il futuro dell’economia locale e dell’immagine della località nel contesto internazionale.