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Con l’arrivo della stagione invernale, il turismo montano italiano è pronto a vivere un periodo straordinario, con previsioni di un giro d’affari che toccherà i 12,1 miliardi di euro. Questo dato evidenzia un incremento del 3,6% rispetto all’anno precedente. La crescita è principalmente sostenuta dai flussi di turisti internazionali, i quali andranno a compensare un calo delle presenze italiane.
Le previsioni per il turismo invernale
Secondo l’analisi dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di Jfc, le presenze nel settore dovrebbero aumentare del 3,8%. Questa crescita è attribuibile a un incremento tra l’8% e l’8,8% dei visitatori stranieri. Tuttavia, si prevede una diminuzione del 3,9% delle presenze italiane e una significativa contrazione dei turisti giornalieri, che scenderanno del 14,5%.
Settori trainanti e costi
Il comparto dell’ospitalità si conferma come la voce economica principale, con un fatturato previsto di 5,9 miliardi di euro. I servizi sportivi, il noleggio e gli skipass seguiranno con un giro d’affari di circa 4,78 miliardi. Tuttavia, emergono segnali di preoccupazione per quanto riguarda i prezzi, che sono destinati a salire, con un rincaro medio del 5,8% rispetto all’anno precedente. Questo aumento impatterà notevolmente sui costi per le famiglie.
Per una famiglia tipo, un weekend sulla neve avrà un costo medio di 1.773 euro. Una settimana bianca per tre persone arriverà a 4.017 euro, evidenziando un aumento significativo rispetto ai prezzi di tre anni fa, quando si spendeva il 30% in meno.
Le mete di montagna più amate
Secondo l’Osservatorio Jfc, Cortina d’Ampezzo è stata incoronata come la Destinazione Bianca dell’Anno, continuando a mantenere il titolo di località più famosa e trendy. Madonna di Campiglio si distingue per le sue piste di alta qualità e per la vocazione family-friendly. Livigno, invece, si fa notare per il suo impegno verso un turismo green.
Classifica delle località
Tra le altre località premiate, Moena si è distinta per la sua accessibilità, mentre Courmayeur è stata riconosciuta per l’ottima accoglienza alberghiera. La SkiArea Madonna di Campiglio ha vinto il titolo per i migliori impianti di risalita, con Alta Badia che si distingue per la sicurezza e Val di Fassa per il rapporto qualità-prezzo.
Impatto delle Olimpiadi invernali
Le prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 si preannunciano come un evento di grande rilevanza, con un impatto economico stimato di 5,3 miliardi di euro. Di questi, si prevede una spesa diretta di spettatori e operatori pari a 1,1 miliardi. Inoltre, il turismo post-olimpico, nei 18 mesi successivi, potrebbe generare circa 1,2 miliardi di euro. Le infrastrutture, che beneficeranno di un investimento di circa 3 miliardi di euro, saranno essenziali per attrarre visitatori anche dopo i giochi.
Tuttavia, non mancano le criticità. In alcune aree, come Cortina e Livigno, alcuni operatori segnalano un effetto di spiazzamento per i proprietari di seconde case e i turisti abituali. Questo fenomeno è già stato osservato in occasione di altri eventi internazionali, creando preoccupazioni per le dinamiche locali.
Il futuro del turismo montano
Secondo Jfc, la stagione invernale 2025/2026 segna l’inizio di un nuovo ciclo definito transaction time, una fase di transizione che porterà verso il 2030. In questo contesto, la competitività del turismo montano dipenderà sempre più da fattori quali la qualità, la sostenibilità e l’innovazione. Con l’arrivo dei flussi internazionali e le Olimpiadi imminenti, le montagne italiane si preparano ad affrontare le sfide del caro-prezzi e dell’incertezza economica globale.