Hotel de la Poste: un viaggio attraverso la storia di Cortina d’Ampezzo

Un viaggio attraverso la storicità e l'evoluzione di un luogo d’ospitalità che ha segnato la storia di Cortina d’Ampezzo.

Nel cuore delle Dolomiti, l’Hotel de la Poste di Cortina d’Ampezzo non è semplicemente un luogo dove pernottare, ma rappresenta un affascinante capitolo della storia locale e delle tradizioni alpine. Fondato nel 1804, questo storico albergo ha visto passare oltre due secoli di eventi, testimoniando l’evoluzione di un territorio che ha saputo attrarre nobiltà e personaggi illustri da ogni angolo del mondo. Non ti sembra incredibile come un luogo possa racchiudere così tante storie?

Le origini dell’Hotel de la Poste

La storia dell’Hotel de la Poste inizia nel 1804 quando Giuseppe Celestino Manaigo, Maestro di Posta, ottenne dal Comune di Cortina la licenza per aprire un’osteria e un luogo di alloggio. Questo avvenne sui ruderi dell’antica Chiesa di Santa Caterina, un sito che ha visto trasformarsi un semplice fabbricato in un albergo, affiancato da un ufficio postale e una stalla per le diligenze. All’epoca, Cortina era sotto il controllo asburgico e rimase tale fino all’inizio della Prima guerra mondiale, quando il territorio venne occupato dall’esercito italiano. Chi avrebbe mai pensato che un semplice osteria potesse diventare un simbolo di accoglienza in un contesto così turbolento?

Con l’arrivo delle autocorriere nel 1905, la gestione dell’albergo passò a Massimiliano Manaigo, nipote di Giuseppe Celestino, che decise di trasformare la locanda in un vero e proprio albergo, rispondendo così alla crescente domanda di ospitalità da parte della nobiltà europea. Questo cambiamento fu un passo cruciale per la località, che iniziava a farsi conoscere come meta turistica di prestigio. Non è affascinante pensare a come le necessità del mercato possano plasmare la storia di un luogo?

Un secolo di storia e trasformazioni

La gestione dell’Hotel de la Poste passò poi a Fanny Karabacher, moglie di Massimiliano, e successivamente al figlio Gottardo, il quale sposò Giulietta Manaigo, aggiungendo così un altro capitolo alla saga familiare legata all’albergo. Durante la Seconda guerra mondiale, Cortina e il suo hotel subirono l’occupazione tedesca, diventando un centro nevralgico durante le operazioni belliche. Le cicatrici di quel periodo sono ancora visibili nei luoghi circostanti, che raccontano storie di battaglie e resistenza. Come possiamo dimenticare il peso della storia su luoghi così carichi di significato?

Nel dopoguerra, l’albergo ha ripreso a prosperare, specialmente dopo le Olimpiadi del 1956, quando Cortina d’Ampezzo si è affermata come una delle destinazioni più ambite dal jet set internazionale. Personaggi come Ernest Hemingway hanno contribuito a rendere l’Hotel de la Poste un simbolo di eleganza e cultura, frequentato da intellettuali, artisti e membri dell’alta società. Chi non vorrebbe passeggiare nei corridoi dove un tempo si godeva l’ospitalità di tali icone?

Il presente e le prospettive future

Oggi, l’Hotel de la Poste è gestito dalla nuova generazione della famiglia Manaigo, continuando a rappresentare un punto di riferimento per i turisti che desiderano esplorare le meraviglie delle Dolomiti. La struttura ha saputo mantenere l’eleganza storica, integrandola con le esigenze moderne, e offre un’ospitalità che riflette la tradizione e la calda accoglienza tipica di Cortina. Non è meraviglioso pensare a come il passato e il presente possano convivere in armonia?

Con eventi sportivi di rilevo come la Coppa del Mondo di Sci e le prossime Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, l’Hotel de la Poste continuerà a essere il fulcro di eventi di grande prestigio, accogliendo visitatori da ogni angolo del mondo. La storicità e l’eleganza dell’albergo costituiscono un legame profondo con il territorio e con la sua storia, rendendo ogni soggiorno un’esperienza unica. Sei pronto a scoprire tutto ciò che questo luogo ha da offrire?

Scritto da AiAdhubMedia

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