A soli sette mesi dalla cerimonia di apertura prevista allo stadio San Siro, l’organizzazione dei Giochi Invernali Milano-Cortina 2026 sta avanzando a passo deciso, nonostante le sfide legate ai lavori in corso. Infrastrutture, trasporti, sicurezza e logistica sono le aree chiave su cui si sta concentrando l’attenzione. Andrea Varnier, CEO della Fondazione Milano-Cortina 2026, esprime un ottimismo contagioso riguardo al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ma come si stanno preparando le città e il territorio per un evento di tale portata? Scopriamolo insieme.
Contesto e obiettivi dell’evento
Durante un evento organizzato dal Panathlon Club Milano e altri partner, Varnier ha delineato lo stato attuale dei preparativi. Ha sottolineato il potenziale trasformativo di questa manifestazione per l’Italia, descrivendo i Giochi del 2026 come un’opportunità storica. Paragonabile all’Expo del 2015, questo evento rappresenta un’occasione unica per Milano di innovare e lasciare un segno indelebile nel panorama internazionale. Chi non vorrebbe vedere la propria città brillare sotto i riflettori globali?
Varnier ha messo in evidenza che questi Giochi non saranno solo un evento sportivo, ma rappresentano anche un’opportunità per costruire un’eredità durevole. Con l’aspettativa di creare circa 70.000 nuovi posti di lavoro e generare un indotto complessivo tra i 5 e i 10 miliardi di euro, l’iniziativa coinvolgerà due milioni di studenti in attività didattiche legate allo sport, oltre a mobilitare 18.000 volontari sul campo. Un vero e proprio motore di crescita per il nostro Paese, non credi?
Investimenti e infrastrutture
Milano-Cortina 2026 si distingue per essere la prima Olimpiade invernale organizzata congiuntamente da due località, coprendo un territorio complessivo di 22.000 chilometri quadrati. Questa scelta non è solo logistica, ma rappresenta anche una strategia culturale volta a valorizzare destinazioni come Livigno, destinata a diventare un centro attrattivo per sport giovanili come lo snowboard e il freestyle. Chi lavora nel settore sa che dare spazio a queste nuove generazioni è fondamentale per il futuro dello sport italiano.
Simico, la società responsabile delle infrastrutture, ha già investito 3,5 miliardi di euro per il completamento dei lavori necessari. La Fondazione Milano-Cortina gestirà il Palazzetto di Santa Giulia e il Villaggio Olimpico, con quest’ultimo destinato a diventare uno studentato dal 2027. Il CEO ha confermato che il Villaggio sarà consegnato il 1° ottobre, seguendo un approccio mirato a ridurre gli sprechi: in tre settimane saranno preparati 300.000 pasti, mentre il Palazzetto, con 16.000 posti, si prepara a diventare il più grande d’Italia, ospitando importanti competizioni come quelle della NHL. I numeri parlano chiaro: un’opportunità da non perdere!
Prospettive future e sostenibilità
Le prevendite per gli eventi stanno registrando risultati molto positivi, con l’organizzazione che prevede la vendita di 200 milioni di biglietti tra eventi olimpici e paralimpici. Varnier ha dichiarato che l’obiettivo è raggiungere il pareggio di bilancio entro cinque anni: un traguardo ambizioso, ma alla portata, considerando l’enorme interesse generato. Chi di noi non vorrebbe essere parte di un evento che promette così tanto?
Seguendo le Olimpiadi, Milano-Cortina ospiterà anche le Paralimpiadi, con le cerimonie di apertura e chiusura previste all’Arena di Verona, un ulteriore simbolo della sinergia tra cultura, sport e inclusività. Varnier ha concluso ribadendo che i Giochi del 2026 non saranno solo una competizione sportiva, ma un progetto volto a migliorare le infrastrutture, stimolare nuove energie economiche e rinvigorire il senso di comunità. La sfida è lanciata e l’Italia è pronta a coglierla, sia dentro che fuori dal campo. E tu, sei pronto a vivere questa avventura?