Argomenti trattati
Un incontro con Andrea Gianni
La passione per lo sci alpinismo è un sentimento che trascende i confini nazionali, come dimostra la storia di Andrea Gianni, allenatore della nazionale di sci alpinismo della Repubblica Popolare di Cina. In un’intervista esclusiva con Olympics.com, Gianni condivide il suo percorso da atleta a coach, raccontando come la sua carriera si sia intrecciata con quella della giovane squadra cinese, pronta a brillare ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
La crescita dello sci alpinismo in Cina
L’appuntamento con il test event di Bormio ha rappresentato una tappa fondamentale non solo per la squadra italiana, ma anche per la nascente nazionale cinese. Gianni, originario di Ponte di Legno, ha iniziato la sua avventura nel mondo dello sci alpinismo a soli 12 anni, ispirato dalla bellezza delle montagne che lo circondavano. Oggi, grazie alla sua dedizione, ha contribuito a far crescere un movimento sportivo che dieci anni fa era quasi inesistente in Cina.
“Quando sono arrivato in Cina, nel 2010, la situazione era ben diversa,” racconta Gianni. “Ho trovato un gruppo di atleti che avevano bisogno di una guida e ho iniziato a trasmettere la mia passione per questo sport, organizzando allenamenti e competizioni.” La Cina, che ha visto l’introduzione dello sci alpinismo tra le discipline olimpiche, ha visto un aumento esponenziale del numero di praticanti, passando da pochi a circa 200 atleti professionisti.
La differenza culturale tra Italia e Cina
Un aspetto che Gianni sottolinea è la differenza nella formazione degli atleti. In Italia, la maggior parte dei giovani sciatori è introdotta alla disciplina tramite famiglie o club locali, mentre in Cina gli atleti vengono selezionati da altri sport, come l’atletica, senza alcuna esperienza pregressa nello sci. “Per loro è stato come iniziare da zero, ma con un obiettivo chiaro: le Olimpiadi,” spiega Gianni, evidenziando il grande impegno che i suoi atleti hanno mostrato nel voler apprendere e migliorare.
Le sfide e le opportunità del coaching
Essere allenatore di una squadra così giovane comporta anche delle sfide. Gianni si trova a dover affrontare non solo l’aspetto tecnico, ma anche il supporto emotivo e psicologico per i suoi atleti che, spesso, si sentono lontani dalle loro famiglie. “Il mio ruolo va oltre il semplice allenamento. Cerco di essere un punto di riferimento per loro, soprattutto nei momenti difficili,” confessa Gianni.
Inoltre, la differenza tra le cucine italiana e cinese si riflette anche nella dieta degli atleti. “Cerco di mantenere un’alimentazione equilibrata, evitando cibi troppo grassi e integrando molte verdure,” spiega. Con il tempo, i suoi atleti si sono adattati anche alla cucina italiana, apprezzando piatti tipici come la pasta e la pizza.
Prepararsi per Milano Cortina 2026
Il debutto ufficiale dello sci alpinismo ai Giochi Olimpici Invernali è un traguardo atteso con trepidazione. “Per me, allenare la squadra cinese in Italia è motivo di grande orgoglio. Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto, considerando da dove siamo partiti,” afferma Gianni con un sorriso. La squadra ha già ottenuto successi significativi, come la vittoria nelle gare sprint agli Asian Winter Games 2025, ma il cammino per raggiungere le squadre europee più forti è ancora lungo.
“Dobbiamo continuare a partecipare alle gare di Coppa del Mondo e allenarci in ambienti alpini per migliorare ulteriormente,” aggiunge. La preparazione per Milano Cortina è in corso, con l’obiettivo non solo di partecipare, ma di lasciare un segno indelebile nella storia dello sci alpinismo.
Guardando al futuro
Nonostante le sfide, Andrea Gianni è carico di ottimismo. “Voglio vedere i miei atleti brillare non solo a Milano Cortina, ma anche in futuro. La passione e la dedizione che mettono nell’allenamento sono la chiave per il loro successo.” Con un mix di tradizione italiana e innovazione cinese, Gianni sta contribuendo a scrivere una nuova pagina nella storia dello sci alpinismo, unendo culture e passioni in un unico grande obiettivo: il podio olimpico.