Stati Uniti e Canada potrebbero ritirarsi dalle Olimpiadi Invernali 2026: ecco perché

Le squadre nazionali di hockey degli Stati Uniti e del Canada stanno valutando seriamente la loro partecipazione alle Olimpiadi invernali del 2026, sollevando preoccupazioni riguardo agli standard inadeguati delle superfici di ghiaccio.

Le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 potrebbero riservare sorprese inattese, in particolare riguardo alla partecipazione delle nazionali di hockey di Usa e Canada, considerati tra i favoriti per la medaglia d’oro. Le preoccupazioni riguardano principalmente la qualità delle strutture e del ghiaccio delle piste, elementi fondamentali per garantire la sicurezza e il buon svolgimento delle competizioni.

Le critiche della NHL

Negli ultimi giorni, la NHL, la lega professionistica di hockey nordamericana, ha espresso forti riserve sulle dimensioni delle piste olimpiche. Le misure proposte, di 60 metri per 26 metri, sono state ritenute insufficienti rispetto agli standard a cui i giocatori sono abituati negli Stati Uniti e in Canada. La IIHF (International Ice Hockey Federation) ha prontamente risposto, affermando che queste dimensioni sono conformi ai regolamenti internazionali e sono state utilizzate durante i Giochi di Pechino 2025.

La posizione della IIHF

La federazione internazionale ha sottolineato che le misure delle piste sono state accettate anche in precedenti eventi, come le Global Series di Stoccolma. Nonostante ciò, la NHL ha manifestato la volontà di rivedere le dimensioni per le future edizioni olimpiche, in particolare per il 2030.

Qualità del ghiaccio: una priorità assoluta

Un’altra questione cruciale sollevata dal vicecommissario della NHL, Bill Daly, riguarda la qualità del ghiaccio. Daly ha dichiarato che se le condizioni non saranno adeguate, le nazionali non parteciperanno. “Se il ghiaccio non è praticabile, non giocheremo”, ha affermato durante un’intervista. Questo mette in evidenza l’importanza della sicurezza per i giocatori, che rimangono la priorità assoluta della lega.

Collaborazione per migliorare le condizioni

Per affrontare queste preoccupazioni, la NHL ha messo a disposizione esperti e tecnici per garantire che le condizioni del ghiaccio siano ottimali. Questa iniziativa è volta a garantire che gli atleti possano competere in un ambiente sicuro e di alta qualità. La NHL si mostra ottimista riguardo ai progressi nei lavori delle arene, come la Santagiulia Arena e l’arena di Rho, che dovrebbero essere completate entro il 2 febbraio.

Il futuro delle competizioni olimpiche

La partecipazione delle squadre NHL alle Olimpiadi invernali non avviene dal 2014, e la situazione attuale potrebbe ulteriormente complicare le cose. La lega è determinata a trovare una soluzione che consenta ai suoi giocatori di competere, ma la qualità del ghiaccio rimane un fattore determinante. Se le condizioni non saranno soddisfacenti, le squadre potrebbero ritirarsi, lasciando un vuoto significativo nel torneo olimpico.

Il calendario delle competizioni olimpiche è già stato reso noto, ma rimane da vedere se Usa e Canada saranno in grado di partecipare. I prossimi eventi di test previsti nelle arene offriranno un’ulteriore opportunità di valutare le condizioni e la qualità del ghiaccio, essenziali per il buon esito delle gare. Il mondo dell’hockey attende con trepidazione le decisioni finali che potrebbero influenzare il destino delle squadre e degli atleti alle prossime Olimpiadi.

Scritto da AiAdhubMedia

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