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Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, l’attenzione è rivolta a numerose discipline che promettono spettacolo e adrenalina. Tuttavia, ci sono anche sport che, sebbene una volta abbiano fatto parte del panorama olimpico, non verranno più disputati. In questo articolo si esploreranno alcune di queste discipline, scoprendo la loro storia e la loro evoluzione nel tempo.
Il balletto sugli sci: un’eleganza estinta
Tra le discipline che non rivedremo a Milano Cortina 2026 c’è il balletto sugli sci, un’affascinante combinazione di coreografia e acrobazie invernali. Introdotto per la prima volta alle Olimpiadi di Calgary nel 1988 e successivamente ad Albertville nel 1992, questo sport richiedeva agli sciatori di eseguire una serie di movimenti coreografici, accompagnati da musica. Gli atleti venivano valutati da una giuria che considerava non solo le abilità tecniche, ma anche l’aspetto artistico delle esibizioni. L’abbigliamento eccentricamente colorato degli atleti contribuiva a creare un’atmosfera festosa e vivace.
Una disciplina che ha fatto storia
Il balletto sugli sci rappresentava una forma pionieristica di freestyle, ma la sua popolarità non è stata sufficiente a garantirne la permanenza nel programma olimpico. Oggi, sebbene possa sembrare anacronistico, rimane un simbolo di un’epoca in cui gli sport invernali cercavano di abbracciare nuove forme di espressione.
Le corse con i cani da slitta: velocità e tradizione
Un altro sport che ha visto la sua unica apparizione olimpica è stato quello delle corse con i cani da slitta, presentato come sport dimostrativo a Lake Placid nel 1932. Questa disciplina, che affonda le radici nell’utilizzo dei cani come mezzi di trasporto in Alaska, prevedeva una gara in cui un atleta guidava una slitta trainata da sei cani su un percorso di 40 km. La velocità raggiunta durante la competizione poteva arrivare fino a 30 km/h. La medaglia d’oro di quell’edizione fu vinta dal canadese Emile St. Godard, ma da allora questo sport non ha più trovato spazio nelle Olimpiadi.
Una tradizione che continua
Nonostante la sua assenza dal palcoscenico olimpico, le corse con i cani da slitta continuano a mantenere viva la loro tradizione in diverse competizioni in tutto il mondo, celebrando il legame tra uomo e animale.
La pattuglia militare: il precursore del biathlon
La pattuglia militare, sport dimostrativo ai Giochi Invernali di Chamonix nel 1924, ha rappresentato un’anteprima del moderno biathlon. Questa disciplina combinava il tiro con la carabina e lo sci di fondo, ma a differenza del biathlon, le squadre erano composte da quattro atleti in uniforme militare. Ogni atleta doveva percorrere una distanza di 25 km portando un carico di 24 kg sulle spalle. Sebbene la pattuglia militare fosse un’attrazione per il pubblico, venne soppiantata dal biathlon nel 1960, segnando la fine della sua avventura olimpica.
Skijoring e bandy: sport invernali insoliti
Un’altra disciplina che ha fatto brevemente capolino alle Olimpiadi è stata lo skijoring, che si svolse a St. Moritz nel 1928. In questo sport, gli sciatori venivano trainati da cavalli su un percorso ovale, creando uno spettacolo unico che mescolava velocità e abilità. Anche se non ha mai attirato l’attenzione necessaria per rimanere nel programma olimpico, lo skijoring ha mantenuto il suo fascino.
Il bandy: hockey su ghiaccio con una palla
Infine, il bandy, noto anche come hockey russo, ha avuto la sua unica apparizione ai Giochi Invernali di Oslo nel 1952. Questo sport, simile all’hockey su ghiaccio, si distingue per l’uso di una palla anziché un disco, e le squadre sono composte da 11 giocatori. Nonostante la sua popolarità, il bandy non è più stato incluso nel programma olimpico, pur continuando a essere praticato in diverse nazioni.
Mentre ci si prepara per le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, è interessante riflettere su queste discipline che, pur avendo avuto un ruolo importante nel passato, oggi non fanno più parte del panorama olimpico. La storia di questi sport dimostrativi ricorda quanto sia dinamico e in continua evoluzione il mondo delle Olimpiadi.