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Dicembre si presenta come un mese cruciale per le imprese italiane che cercano di capitalizzare su nuove opportunità di investimento. Concludere l’anno con una pianificazione strategica può significare accedere a una serie di agevolazioni fiscali e contributi pensati per promuovere la crescita aziendale e la digitalizzazione.
Misure per la digitalizzazione e la sicurezza
Un elemento fondamentale delle agevolazioni attive è l’implementazione di incentivi per la transizione digitale delle piccole e medie imprese (PMI). Tra le novità, si segnala la reintroduzione della maggiorazione dell’ammortamento per beni strumentali, valida dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026, con una possibile estensione fino a giugno 2027, a condizione di un acconto minimo del 20%.
Incentivi per la sicurezza informatica
Uno degli aspetti più rilevanti è il contributo a fondo perduto fino al 50% per l’acquisto di servizi digitali, con un massimo di 20.000 euro. Questo incentivo, che sarà attivo dal 4 marzo al 23 aprile 2026, ha come obiettivo principale il rafforzamento della sicurezza informatica delle aziende, un aspetto cruciale nell’attuale panorama tecnologico.
Supporto all’occupazione giovanile e sicurezza sul lavoro
Un’altra misura significativa è quella che promuove l’imprenditorialità giovanile, finanziando la creazione di nuove imprese da parte di giovani sotto i 35 anni. Le agevolazioni disponibili rimarranno aperte fino a esaurimento fondi e rappresentano un’opportunità imperdibile per i giovani che desiderano avviare un’attività.
Investimenti nella sicurezza nei luoghi di lavoro
Con una dotazione record di 600 milioni di euro, il nuovo Bando ISI 2025 offre contributi a fondo perduto fino all’80% per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Le domande per questo incentivo saranno aperte tra aprile e maggio 2026, evidenziando l’importanza della sicurezza per le aziende italiane.
Incentivi per la transizione energetica
Non meno importanti sono le agevolazioni legate alle fonti rinnovabili, specialmente per le imprese situate nelle regioni del Mezzogiorno. Questi incentivi mirano a ridurre i costi energetici e promuovere una transizione green, contribuendo così alla sostenibilità ambientale. È previsto un plafond significativo per supportare queste iniziative.
Crediti d’imposta e investimenti nelle regioni del Sud
Rimane attiva, per tutto il 2026, la misura del credito d’imposta ZES, che sostiene gli investimenti nelle aree del Mezzogiorno. Gli investimenti ammissibili variano tra 200.000 euro e 100 milioni di euro, con un plafond complessivo di 2,3 miliardi di euro, rendendo questa misura una delle più rilevanti per il sostegno alla crescita economica del Sud Italia.
Queste sono solo alcune delle opportunità disponibili per le imprese italiane. È fondamentale contattare professionisti del settore per ricevere un supporto adeguato nella scelta delle agevolazioni più adatte alla propria realtà aziendale. Con una corretta pianificazione e l’uso strategico di questi incentivi, le aziende possono non solo sopravvivere, ma prosperare nel contesto economico attuale.