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La Lombardia, e in particolare la provincia di Sondrio, si conferma come un fulcro dell’eccellenza nello sci, grazie al recente riconoscimento di 22 scuole storiche. Questo premio è stato assegnato dalla Regione Lombardia a quelle istituzioni che, per oltre quarant’anni, hanno contribuito alla formazione di generazioni di sciatori e alpinisti, promuovendo la cultura della sicurezza in montagna.
Un premio per l’eccellenza
Tra le realtà premiate, dieci scuole si distinguono nella provincia di Sondrio, considerata la vera capitale dello sci lombardo. Le scuole premiate includono la Full Sky Scuola Sci d’Agonismo Aprica, la Scuola Nazionale Sci Bormio, e la Scuola Italiana Sci Livigno, solo per citarne alcune. Ogni scuola rappresenta un pezzo della storia sportiva e culturale di queste montagne, dove lo sci non è soltanto una disciplina, ma una tradizione radicata.
L’importanza della formazione
Questi istituti non si dedicano solo all’insegnamento delle tecniche di sci, ma anche alla trasmissione di valori fondamentali come il rispetto per l’ambiente e l’importanza della sicurezza sulla neve. Il sottosegretario regionale con delega a Sport e Giovani, Federica Picchi, ha sottolineato come dietro ogni scuola storica ci siano maestri che hanno dedicato la loro vita a formare non solo sciatori, ma anche cittadini consapevoli e responsabili.
Il riconoscimento dei maestri
Insieme alle scuole, la Regione ha conferito 32 benemerenze a maestri che hanno superato traguardi significativi nella loro carriera. Tra questi ci sono professionisti valtellinesi che hanno dedicato oltre cinquant’anni all’insegnamento. Questo riconoscimento mette in luce l’importanza della professionalità e della passione in un settore che richiede costante impegno e dedizione.
Un panorama ricco di opportunità
La Lombardia vanta attualmente 2.484 maestri di sci, evidenziando l’importanza di questo settore per l’economia locale e per la cultura montana. Di questi, 2.074 sono specializzati in sci alpino, mentre 123 si dedicano al fondo e 287 allo snowboard. Questa varietà di specializzazioni riflette la diversità delle attività offerte dalla montagna, rendendo la regione un luogo attraente per gli sportivi e per i turisti.
Una tradizione da preservare
Il premio ricevuto rappresenta non solo un riconoscimento alla longevità delle scuole di sci, ma anche un invito a continuare a mantenere viva la tradizione. Picchi ha concluso affermando che si tratta di un modo per ringraziare coloro che rendono le montagne lombarde un luogo di sport, formazione e opportunità per le giovani generazioni. È fondamentale preservare e valorizzare questa eredità, affinché le future generazioni possano continuare a scoprire e amare le meraviglie delle Alpi.