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Giorgio Rocca, ex campione di sci e slalomista di punta dell’Italia, riflette sul suo passato sportivo e sulle imminenti Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Vent’anni dopo la storica vittoria a Madonna di Campiglio, Rocca ricorda ogni istante di quella magica serata del 12 dicembre 2005, quando conquistò il podio in una delle competizioni più emozionanti della sua carriera.
La vittoria a Madonna di Campiglio
Il trionfo di Rocca nella gara di slalom speciale rappresenta una pietra miliare non solo per lui, ma per l’intero movimento sportivo italiano. “Madonna di Campiglio è stata la gara della vita”, afferma con un sorriso nostalgico. Dalla sua performance emerge come l’atmosfera unica di quel luogo e il supporto caloroso del pubblico abbiano avuto un ruolo cruciale nel suo successo. “Arrivavo da due vittorie e sapevo di poter fare bene”, racconta, rievocando le sensazioni vissute in quel momento.
Le emozioni della competizione
Durante la competizione, Rocca si trovava in quarta posizione al termine della prima manche. “Nella seconda ho deciso di spingere al massimo”, spiega, mostrando la determinazione che lo ha sempre contraddistinto. “Mi ripetevo ‘O vado a canna oppure niente’ e alla fine tutto ha funzionato alla perfezione”. La strategia di ascoltare gli annunci intermedi degli speaker, per monitorare il suo progresso, è stata una mossa astuta che ha contribuito a mantenerlo concentrato.
Riflessioni sul giuramento olimpico
Un altro momento significativo nella carriera di Rocca è stato il suo giuramento olimpico a Torino nel 2006. “Un’emozione che trascende l’aspetto sportivo”, dice, sottolineando l’importanza di rappresentare il proprio Paese. “La bandiera italiana è ciò che conta davvero e non c’è nulla di più bello”. Prepararsi per quel giuramento ha richiesto una cura particolare: “Ho dovuto allenarmi per leggere il testo davanti a milioni di persone, senza errori”.
Il ricordo della caduta olimpica
La sua performance olimpica, tuttavia, non si è conclusa come sperato, con una caduta che ha interrotto il suo sogno di medaglia. “Se non fosse stato per quell’incidente, avrei potuto salire sul podio”, riflette. Nonostante la delusione, Rocca ha imparato a vedere il passato come un insegnamento. “Lo sport ti insegna a rialzarti e a trovare nuove motivazioni”, afferma con convinzione.
Le aspettative per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026
Con le Olimpiadi di Milano Cortina all’orizzonte, Rocca esprime entusiasmo per il potenziale dell’evento. “Sarà un’occasione di rinascita”, dice, evidenziando il concetto di Olimpiadi diffuse che caratterizzerà questa edizione. “È la prima volta che assistiamo a una logistica così innovativa, favorendo l’accesso agli eventi sportivi per un pubblico più ampio.”
Il tema della sostenibilità
Un altro aspetto fondamentale riguarda la sostenibilità. “Non si tratta solo di costruire per abbandonare, ma di creare infrastrutture che possano essere riutilizzate nel tempo”, spiega, sottolineando l’importanza di una pianificazione responsabile. Questo approccio non solo beneficerà gli eventi sportivi, ma avrà anche un impatto positivo sulle comunità locali.
Federica Brignone e il suo percorso di recupero
Rocca non manca di menzionare Federica Brignone, la quale sta affrontando un serio infortunio al ginocchio. “In questo momento, è fondamentale che ascolti il suo corpo e prenda la decisione giusta per il suo futuro sportivo”, sottolinea. “A 35 anni, non mollare è cruciale. L’agonismo l’ha sempre portata a superare ogni ostacolo e sono certo che farà la scelta migliore.”
La nuova avventura imprenditoriale di Rocca
Oggi, oltre a essere un ex campione, Rocca è anche un imprenditore. Con la sua GR Academy, ha avviato un progetto che unisce sport e lifestyle. “Abbiamo evoluto il nostro brand in GR Mountain, offrendo un servizio di alta qualità con maestri di sci esperti. Le nostre esperienze, come le Ski Experience e Snow Night Experience, mirano a fondere sport e ospitalità in modi unici e coinvolgenti”, conclude.