Ritardi nei Lavori per le Olimpiadi Milano-Cortina: Cosa Succede in Veneto?

Il Veneto si sta preparando per le Olimpiadi, ma i progetti infrastrutturali sono in ritardo.

La preparazione per le Olimpiadi Milano-Cortina è un tema di grande attualità, specialmente in Veneto, dove i lavori per le infrastrutture necessarie stanno procedendo a rilento. Con l’evento che si avvicina rapidamente, la situazione attuale solleva interrogativi sulla capacità di completare i progetti in tempo.

Attualmente, solo tre delle venticinque opere programmate tra Verona e Cortina sono state ultimate, inclusa la controversa pista da bob. La tempistica dei lavori è preoccupante: il 40% dei progetti dovrebbe essere completato entro il prossimo gennaio, ma ben il 28% delle opere è ancora in fase di progettazione. Questo scenario suggerisce che la strada verso l’inaugurazione delle Olimpiadi è ancora lunga e tortuosa.

Situazione attuale delle infrastrutture

Il budget totale per i lavori infrastrutturali ammonta a 1,4 miliardi di euro, di cui 215 milioni sono specificamente destinati all’evento sportivo. Secondo un rapporto redatto dall’Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, vi è una certa preoccupazione riguardo ai ritardi accumulati. Il presidente dell’Ance Veneto, Alessandro Gerotto, ha affermato che se non si fosse dato ascolto a coloro che prevedevano problemi, molti lavori non sarebbero stati avviati.

Opere principali e loro avanzamento

Tra le opere più significative vi è la Variante di Longarone, che ha un costo previsto di 439 milioni di euro. Tuttavia, i lavori sono fermi a causa di procedure autorizzative e non si prevede che inizino prima di dicembre 2026. Al contrario, il lotto zero della Variante di Cortina ha già preso avvio, ma non sarà attivo prima del 24 giugno. Per quanto riguarda la bretella di penetrazione a Sud, non vi è alcuna data stabilita.

Le gallerie artificiali a protezione dell’Alemagna, che richiederanno 483 milioni, non vedranno l’inizio dei lavori prima di ottobre 2027.

Prospettive future e opportunità

Nonostante le difficoltà, l’Ance Veneto ha dichiarato che la situazione non è così negativa come potrebbe sembrare. Gerotto ha sottolineato che la pista da bob rappresenta un esempio di efficienza e che le quattro opere di trasporto saranno completate in tempo. È fondamentale cominciare a considerare i Giochi come un’opportunità per migliorare l’accessibilità delle montagne.

Interventi post-Olimpiadi

Fabio Massimo Saldini, commissario di Simico, ha dichiarato che non tutte le opere sono state progettate per un utilizzo immediato durante i Giochi, ma molte di esse rientrano nella fase di riqualificazione territoriale che si estenderà oltre l’evento olimpico. Saldini ha confermato che le risorse economiche sono disponibili e che il cronoprogramma verrà rispettato per le opere essenziali.

Un altro tema caldo è rappresentato dalla contestata cabinovia Apollonio-Socrepes. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha dichiarato che i lavori sono stati avviati solo dopo aver ottenuto l’approvazione dell’agenzia di sicurezza, ma ha anche sottolineato che la Regione deve ancora fornire il parere finale sulla sicurezza dell’impianto. Ciò ha suscitato critiche, poiché molti considerano questa situazione come incredibile e irresponsabile.

Il Veneto si trova in una situazione complessa a meno di due mesi dalle Olimpiadi. Nonostante i ritardi e le incertezze, ci sono segni di ottimismo riguardo alla possibilità di completare le opere necessarie, con l’auspicio che queste infrastrutture possano contribuire a un futuro più accessibile e sostenibile per la regione.

Scritto da AiAdhubMedia

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