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Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi Invernali 2026, Sondrio si appresta a vivere un momento cruciale nella sua storia. La provincia, nota per le sue bellezze naturali e il turismo invernale, è pronta a mettere in mostra il suo potenziale con oltre 50.000 posti letto e oltre 4 milioni di presenze turistiche all’anno. La discesa libera maschile sulla celebre pista Stelvio di Bormio rappresenterà il clou dell’evento, previsto per il 7 febbraio.
La preparazione per questo grande evento è stata al centro dell’attenzione negli ultimi mesi, con incontri e discussioni tra le autorità locali e le organizzazioni turistiche. Durante un recente incontro dell’Unione Commercio e Turismo, si è parlato delle aspettative e delle opportunità che le Olimpiadi possono portare, ma anche delle sfide che il territorio dovrà affrontare.
Preparativi e aspettative per la stagione invernale
La stagione sciistica 2025-2026 si sta avviando sotto auspici favorevoli, grazie anche alle recenti nevicate che hanno imbiancato le piste. Le aperture degli impianti sono programmate per il 28 novembre nella Skiarea Valchiavenna, seguita da Livigno, che ha già avviato la sua stagione con l’anello di fondo. Altre località come Valmalenco e Aprica seguiranno il 29 novembre, mentre Bormio aprirà le sue piste il 5 dicembre.
Il clima economico
Il contesto economico della provincia è solido, come evidenziato durante la “Giornata dell’economia” organizzata dalla Camera di commercio. Tra il 2000 e il 2025, Sondrio ha registrato una crescita superiore alla media lombarda. Tuttavia, resta un nodo critico: le infrastrutture stradali e ferroviarie, che possono limitare l’afflusso turistico e le potenzialità di sviluppo a lungo termine.
Il commercio locale e le sfide future
Durante il consiglio generale dell’Unione Commercio e Turismo, è emerso un tema rilevante: l’importanza dei negozi di prossimità per il valore delle aree urbane. Uno studio di Confcommercio-SWG ha mostrato che dove sono presenti attività commerciali, il valore immobiliare cresce del 23%, mentre in zone meno servite subisce una flessione del 16%. Questo fenomeno è evidente anche in Valtellina.
Problemi e soluzioni
Nonostante il supporto da bandi e iniziative come i Distretti Urbani del Commercio, i costi fissi, in particolare gli affitti, rappresentano un ostacolo significativo per molte attività locali. L’associazione ha proposto di avviare un tavolo di lavoro con il Comune di Sondrio per sviluppare un progetto pilota, parte del percorso “Cities” di Confcommercio, mirato a rivitalizzare i centri urbani.
Il futuro del lavoro e delle infrastrutture
Un altro tema fondamentale emerso riguarda il rispetto delle normative nel settore del lavoro. La presidente dell’Unione ha sottolineato che oltre 1.000 contratti collettivi sono registrati, di cui 250 specificamente per il commercio. Si è fatto riferimento a contratti pirata, che offrono condizioni lavorative inferiori rispetto a quelli di settore.
Nonostante le difficoltà, l’Unione ha visto crescere il numero dei suoi associati, superando 3.300 membri per il terzo anno consecutivo. Tra le novità del 2026, si prevede la riapertura dell’Ufficio territoriale di Tirano, un punto di riferimento per l’area in forte espansione turistica e commerciale.
Inoltre, è stata costituita una nuova società, “Olonio Servizi alle Imprese Srl”, per fornire consulenze e servizi alle piccole e medie imprese, in un’area strategica per la Valtellina. Questo rappresenta un ulteriore passo verso la valorizzazione delle potenzialità locali.
Infine, la serata di discussione si è conclusa con un tributo emozionante alla memoria di Lara Rovaris, presidente dell’associazione “Bellezza&Benessere”, scomparsa prematuramente. La sua dedizione e il suo impegno verso le donne in difficoltà rimarranno un esempio per tutti.