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Il 17 novembre rappresenterà una data cruciale per il piano trasporti in vista delle Olimpiadi Milano Cortina 2026. Dolomiti Bus presenterà un programma che include importanti cambiamenti, tra cui la riduzione del numero di spettatori di 27mila unità. Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale con delega ai Trasporti, ha commentato questa decisione durante la Conferenza dei servizi, evidenziando che la scelta di diminuire il 15% del flusso di visitatori è stata unanimemente accettata.
Questa riduzione è stata motivata da due principali fattori: la convinzione che la cabinovia Apollonio-Socrepes non sarà completata entro la metà di gennaio e le inadeguatezze delle aree di scambio a Cortina, dove gli spettatori dovrebbero trasferirsi su altri mezzi pubblici per raggiungere le piste di sci alpino femminile e le altre strutture. Bortoluzzi ha sottolineato che la situazione attuale è preoccupante, affermando: “Non sarà pronta in tempo, considerando i tempi di asciugatura del calcestruzzo”.
Critiche e ottimismo sul progetto della cabinovia
Fabio Saldini, amministratore delegato di Simico e commissario straordinario per la cabinovia, ha ribadito la sua fiducia nel rispetto del cronoprogramma, affermando che l’impianto sarà pronto per le Olimpiadi. Tuttavia, se ciò non dovesse avvenire, il numero degli spettatori si ridurrebbe drasticamente, passando da 30mila a soli 15mila durante le cinque giornate di gara.
Secondo le stime, gli altri 12mila spettatori, necessari per raggiungere il totale di 27mila, sarebbero per eventi come curling, bob e slittino. Dalla Fondazione Milano Cortina si solleva una critica nei confronti dei calcoli effettuati riguardo al numero di biglietti tagliati, affermando che, anche nel caso in cui la cabinovia non fosse completata, il trasporto di spettatori non sarebbe comunque inferiore alle seimila unità.
Il cronoprogramma e i pareri contrastanti
Giovanni Malagò, presidente della Fondazione, aveva espresso chiaramente i suoi timori riguardo alla scadenza del cronoprogramma, in scadenza nei primi quindici giorni di gennaio. Malagò ha anche evidenziato che fino ad ora ci si è fidati delle parole di Simico, ma la situazione è preoccupante.
Progetti alternativi e preparativi per gli eventi
Nonostante le incertezze riguardanti la cabinovia, l’impianto per bob, skeleton e slittino è prossimo all’omologazione, e Andrea Abodi, ministro per lo Sport, ha descritto i progressi come un vero e proprio miracolo. Il prossimo weekend, il 21, 22 e 23 novembre, si terrà una prova della Coppa del Mondo di bob e skeleton, segnando il primo evento internazionale sulla nuova infrastruttura.
In attesa di questo, la rinnovata pista olimpica di Innsbruck, che era stata considerata un possibile luogo alternativo per le gare, non è stata omologata. Inoltre, un incontro tra le associazioni di categoria e le forze dell’ordine è previsto per discutere della gestione del traffico pesante nella zona industriale di Longarone, in particolare lungo le strade statali.
Misure per garantire la sicurezza durante le Olimpiadi
Bortoluzzi ha sottolineato l’importanza di deviare i mezzi pesanti a Venezia per evitare congestioni, specialmente in caso di maltempo. Ancora aperta è la questione riguardante la chiusura dei cantieri edili a Cortina durante i giorni delle Olimpiadi, con la richiesta che solo i mezzi necessari per l’evento possano circolare.
Il piano trasporti per le Olimpiadi Milano Cortina 2026 si presenta con sfide e incertezze, ma anche con opportunità di miglioramento e preparazione. Ogni elemento deve essere curato per garantire un evento memorabile.