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Il progetto del parcheggio interrato a Livigno, parte delle opere per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, sta sollevando notevoli preoccupazioni. Le aziende che hanno partecipato alla costruzione di questa grande opera, che prevede oltre 440 posti auto, lamentano un ritardo nei pagamenti che supera il mezzo milione di euro. Le difficoltà economiche delle imprese coinvolte sono diventate così gravi da attirare l’attenzione anche a livello parlamentare, con interrogazioni presentate per capire le ragioni di questi ritardi.
La situazione attuale delle imprese coinvolte
Due delle imprese che hanno sollevato la questione, M@xol Srl e Pergeo Srl, hanno un credito complessivo di circa 700mila euro. Queste aziende, con sede rispettivamente a Olginate e Remedello, affermano di aver rispettato gli accordi contrattuali e di aver eseguito i lavori richiesti, ma si trovano ora in una situazione di stallo. Nonostante le ripetute richieste di pagamento e decreti ingiuntivi, non hanno ricevuto alcuna risposta soddisfacente da parte delle autorità competenti.
Le rassicurazioni di Simico
Rispondendo alle preoccupazioni espresse dalle imprese, la Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 (Simico) ha dichiarato di essere estranea al contratto tra M@xol Srl e Mottolino 2026 S.c.a.r.l. Questa affermazione ha suscitato ulteriori interrogativi sull’effettiva gestione dei pagamenti e delle responsabilità. Simico ha anche sottolineato il proprio impegno per la legalità e la trasparenza, menzionando un protocollo siglato con la Struttura Antimafia del Ministero dell’Interno.
I dubbi degli imprenditori
Nonostante le rassicurazioni, Massimiliano Merigo, titolare della M@xol Srl, ha espresso il suo scetticismo. Egli sottolinea che il progetto dovrebbe essere monitorato in modo più rigoroso, considerando l’importanza e il valore dell’opera. Merigo ha chiesto chiarimenti su come vengano gestiti i fondi pubblici, evidenziando che la mancanza di pagamenti mette a rischio la sostenibilità delle imprese che hanno lavorato sul cantiere.
Criticità e prospettive future
Le problematiche legate al parcheggio di Livigno pongono interrogativi non solo sulla gestione dei contratti, ma anche sull’efficienza del sistema di appalti pubblici legati alle Olimpiadi. Con il crescente numero di opere da realizzare, è fondamentale che le aziende coinvolte ricevano i compensi dovuti in modo tempestivo. Le aziende, che rappresentano il tessuto economico locale, rischiano di trovarsi in gravi difficoltà se la situazione non si risolverà a breve.
Un futuro incerto per il progetto
Il maxi-parcheggio di Livigno è parte di un progetto più ampio per le Olimpiadi invernali, e le sue criticità potrebbero riflettersi sull’intera manifestazione. Con l’avvicinarsi dell’evento, l’attenzione su questi aspetti è destinata a crescere. Le imprese chiedono non solo di essere pagate, ma anche di avere garanzie su come verranno gestite le opere future. La speranza è che si trovi una soluzione rapida e che le Olimpiadi non vengano compromesse da problematiche legate alla gestione finanziaria.