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La costruzione della cabinovia Socrepes a Cortina d’Ampezzo rappresenta un’importante sfida per le Olimpiadi Invernali del 2026. In un arco temporale di solo due mesi, sarà necessario completare un’opera in grado di trasportare fino a 2400 passeggeri all’ora. Tuttavia, l’area scelta per l’impianto presenta significative criticità geologiche, come confermato dal presidente dell’ordine dei geologi del Veneto, Giorgio Giacchetti.
Il contesto della costruzione
La responsabilità della realizzazione è stata affidata alla Graffer, un’azienda bresciana guidata da Sergio Lima, che ha ottenuto un contratto diretto da Simico (Società Infrastrutture Milano-Cortina) per un valore di 35 milioni di euro. Questa decisione è stata presa dopo che la gara internazionale per l’assegnazione dei lavori era andata deserta, con i colossi del settore come Leitner e Doppelmayr che hanno rifiutato l’incarico a causa dei rischi elevati associati a questo progetto.
Le preoccupazioni geologiche
Le sfide geologiche sono evidenti: il terreno su cui si procederà alla costruzione è definito «franoso». Giacchetti ha esposto le sue preoccupazioni, sottolineando che a settembre si è aperta una frattura che si è estesa da 15 a 80 metri, un chiaro segnale dei rischi che caratterizzano l’area. La sicurezza dei lavoratori e la stabilità dell’impianto sono quindi questioni molto serie da affrontare.
Il ruolo della Graffer e la sua esperienza
La Graffer conta attualmente 17 dipendenti e un fatturato inferiore a 8 milioni di euro. Lima ha ammesso che la sua azienda non ha precedenti nella costruzione di cabinovie, avendo realizzato solo uno skilift in Valtellina e una cestovia sul Lago di Garda. La mancanza di esperienza specifica in questo tipo di opere ha sollevato interrogativi sulla capacità dell’azienda di gestire un progetto così complesso e critico.
Forniture e collaborazioni
Per la realizzazione della cabinovia di Cortina, la Graffer si avvarrà di componenti forniti da diverse aziende esterne, tra cui la turca Anadolu Teleferik, coinvolta in un’inchiesta per un incidente mortale avvenuto nel 2025. Nonostante Lima minimizzi i rischi, la scelta di fornitori con un passato controverso ha suscitato preoccupazioni riguardo alla sicurezza dell’intero progetto.
Le problematiche burocratiche e le rassicurazioni
Un ulteriore punto critico è rappresentato dalle autorizzazioni burocratiche. Secondo quanto riportato da un’inchiesta di Report, l’Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali ha rilasciato nulla osta parziali per i lavori, nonostante non fossero presenti tutte le certificazioni necessarie. Il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, ha fornito rassicurazioni sulla sicurezza dell’area, affermando che gli ingegneri e geologi coinvolti hanno approvato l’operato. Tuttavia, il presidente dell’ordine dei geologi ha criticato apertamente le procedure adottate, definendole «anomalie» e chiedendo maggiore attenzione ai rischi connessi.
Un futuro incerto
Marco Barla, professore di ingegneria geotecnica e consulente di Simico, ha dichiarato che lo scivolamento del terreno può essere gestito, ma ha anche riconosciuto che sarebbe stato preferibile evitare certe condizioni di lavoro. La situazione rimane delicata, e il commissario straordinario per le Olimpiadi, Fabio Massimo Saldini, ha minimizzato i rischi, sostenendo che si tratta di uno scivolamento gestibile. La costruzione della cabinovia è quindi un argomento di grande attualità, con numerosi interrogativi sul suo futuro e sulla sicurezza degli operai coinvolti.