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Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi di Milano-Cortina, il settore del trasporto persone si trova di fronte a sfide significative. Si registrano annunci sui social media che reclutano autisti non qualificati, creando un mercato parallelo che potrebbe minacciare la sicurezza dei viaggiatori e mettere a repentaglio le quasi 2.000 imprese artigiane venete che operano nel rispetto della legge.
I fatti
Renzo Dalla Montà Fedori, presidente del Gruppo di Mestiere Noleggio con Conducente, esprime la sua preoccupazione: “La vera questione non è la mancanza di professionisti competenti, ma l’emergere di pratiche scorrette che cercano di eludere le normative”. Secondo Dalla Montà, gli annunci sui social promettono guadagni rapidi per coloro che non hanno le necessarie qualifiche professionali. “Il trasporto professionale non è un lavoro temporaneo. È fondamentale avere le abilitazioni appropriate per garantire la sicurezza dei passeggeri”, sottolinea.
Requisiti per il trasporto professionale
In Italia, per poter svolgere l’attività di trasporto persone, è obbligatorio possedere una serie di certificazioni, tra cui: CQC (Carta di Qualificazione del Conducente), che abilita a condurre autobus; i certificati KA e KB, necessari per i veicoli pubblici come taxi e noleggio con conducente; l’iscrizione al ruolo provinciale dei conducenti; e licenze specifiche per ogni tipo di mezzo. Inoltre, è richiesta la revisione annuale dei veicoli e visite mediche regolari per accertare l’idoneità psico-fisica, con un tasso alcolemico rigorosamente pari a zero.
“Questa serie di requisiti rappresenta un pacchetto di responsabilità che un autista improvvisato non è in grado di rispettare”, afferma Dalla Montà. “La presenza di aziende e intermediari disposti a risparmiare arruolando personale non qualificato non solo crea una concorrenza sleale, ma mette in serio pericolo i turisti.” In Veneto, il panorama del trasporto è composto da centinaia di imprese, con 468 aziende NCC che detengono circa 3.000 autorizzazioni e 879 operatori di autobus. Questo sistema è essenziale per garantire legalità e sicurezza nel servizio.
Impatto delle Olimpiadi su altri settori
La preoccupazione per il trasporto pubblico non è l’unico aspetto a destare allerta. Daniele Rigato, presidente di Confartigianato Imprese Autobus Operator, avverte che la richiesta di servizi di trasporto durante eventi come le Olimpiadi tende a crescere esponenzialmente. “Tuttavia, c’è il rischio concreto che alcuni tentino di soddisfare questa domanda in modo inappropriato, offrendo compensi irrisori o utilizzando mezzi non a norma”, spiega Rigato. “Il trasporto non è un aspetto secondario; è parte integrante dell’immagine del nostro Paese.”
Rischi per l’immagine nazionale
La possibilità di un mercato abusivo di autisti e veicoli non conformi è una seria minaccia per la reputazione dell’Italia. “Non possiamo permettere che i visitatori delle Olimpiadi si trovino di fronte a un sistema di trasporto privo di garanzie e standard”, aggiunge Rigato. “L’evento olimpico deve rappresentare un’opportunità per dimostrare la qualità e l’efficienza dei nostri servizi.”
Richiesta di azioni concrete
Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, conclude affermando che “le Olimpiadi rappresentano un’opportunità unica per il nostro territorio, ma anche un terreno fertile per l’abusivismo.” Boschetto richiede un intervento deciso delle istituzioni per garantire controlli e coordinamento che tutelino le imprese operanti in maniera conforme. “Le nostre aziende vogliono partecipare all’evento, ma devono farlo con dignità e professionalità, ricevendo il giusto compenso. Il lavoro sottopagato non genera valore, ma crea solo danni.”