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Il CIO ha conferito all’Italia l’onore di ospitare le Olimpiadi invernali nel 2017, ma a sei anni di distanza le aspettative sono state superate da una realtà ben diversa. Mentre ci si prepara per la cerimonia di apertura, i costi associati a questo grande evento stanno crescendo in modo esponenziale. Infatti, un documento riservato ha rivelato che le spese aggiuntive per le infrastrutture necessarie sono aumentate oltre gli 800 milioni di euro, portando il totale a superare i 6 miliardi di euro.
Costi in aumento e promesse tradite
La follia dei costi legati alle Olimpiadi non si ferma qui. Le 111 opere richieste per la realizzazione dell’evento si sono dimostrate fonte di spese ingenti, mettendo a dura prova le finanze pubbliche. Questo incremento è il risultato di nuove necessità finanziarie e di extracosti non preventivati. L’idea iniziale di un evento a costo zero si è rivelata illusoria.
Il sogno olimpico svanisce
Secondo un’inchiesta condotta da Luigi Casanova e Duccio Facchini, autori del libro “Oro colato“, il sogno delle Olimpiadi si è trasformato in una mera illusione. L’evento, concepito come un’opportunità per promuovere il turismo e rinvigorire le economie locali, sta invece portando a spese eccessive, costruzioni inutili e promesse disattese. I fondi pubblici sono stati utilizzati per sostenere strutture private, come l’Arena di Milano e il Villaggio Olimpico, mentre le comunità locali continuano a sentirsi trascurate.
Impatto sulle comunità locali
Le conseguenze di questo evento si sentono in tutto il territorio, specialmente nelle valli e nelle montagne circostanti. Mentre a Cortina si investono oltre 880 milioni di euro in nuove strutture, le aree più remote, come il Cadore e la Valtellina, rimangono in condizioni di abbandono, con servizi essenziali insufficienti e una chiara mancanza di sostegno per l’agricoltura montana.
Le criticità dell’infrastruttura
La costruzione di nuove infrastrutture, come le piste per gli sport invernali e il potenziamento delle aree sciabili, non è stata accompagnata da una reale valutazione delle risorse idriche disponibili. I bacini idrici esistenti, già compromessi da precedenti sfruttamenti, rischiano di non poter sostenere le nuove esigenze derivanti dall’aumento del turismo e dall’utilizzo intensivo per la neve artificiale.
Prospettive future
Guardando al futuro, è evidente che le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 porteranno con sé un’eredità complessa. Sebbene l’evento possa attrarre visitatori e investimenti nel breve termine, le spese elevate e le promesse non mantenute potrebbero lasciare le comunità locali in una situazione difficile. La prossima edizione delle Olimpiadi, prevista per il 2030, si svolgerà in Francia, mentre gli Stati Uniti ospiteranno i giochi successivi, suggerendo che potrebbe esserci una crescente riluttanza da parte di altri paesi a candidarsi per eventi olimpici futuri.