Olimpiadi Milano-Cortina 2026: Analisi dei Costi per il Cantone dei Grigioni

I Grigioni si preparano ad affrontare una sfida logistica e finanziaria in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

Le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 si avvicinano e il Cantone dei Grigioni deve affrontare sfide significative. Sebbene non ospiti direttamente alcuna competizione, il governo cantonale ha deciso di stanziare circa 5,5 milioni di franchi svizzeri per sostenere le infrastrutture necessarie. Questo investimento è particolarmente mirato a facilitare l’accesso a Livigno, dove si svolgeranno eventi di snowboard e freestyle.

Il finanziamento delle infrastrutture

La decisione di investire in queste infrastrutture è stata giustificata come una misura necessaria per gestire il traffico previsto durante l’evento. Tuttavia, questa scelta ha suscitato un forte dibattito politico. Inizialmente, il Cantone dei Grigioni si era opposto all’idea di ospitare le Olimpiadi, preoccupato per i costi e l’impatto ambientale che un tale evento avrebbe potuto comportare. Attualmente, si trova costretto a sostenere oneri significativi per garantire un adeguato flusso di visitatori, in particolare attraverso il tunnel del Munt la Schera.

Il tunnel del Munt la Schera: un nodo cruciale

Il tunnel del Munt la Schera, lungo 3,4 chilometri, rappresenta l’unico accesso invernale da Svizzera a Livigno. Gestito da una società privata, il tunnel presenta problematiche legate alla sua capacità, poiché è a corsia unica e il transito è regolato a senso alternato ogni quindici minuti. In occasione delle Olimpiadi, è previsto un afflusso di circa 12.000 visitatori al giorno, il che potrebbe comportare congestioni e lunghe attese.

Piani di mitigazione del traffico

Per affrontare questa situazione critica, il governo grigionese ha elaborato un piano strategico volto al potenziamento dei trasporti pubblici. Saranno introdotti servizi navetta ogni 3,5 minuti tra Zernez, Malles e Livigno, con l’obiettivo di ridurre il numero di veicoli privati in transito. Inoltre, saranno realizzati ampi parcheggi Park+Ride per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici.

Critiche e preoccupazioni

Nonostante le misure adottate, i membri del partito Verdi hanno espresso forti critiche, evidenziando la necessità di una maggiore trasparenza riguardo ai costi e ai rischi associati al tunnel. Anita Mazzetta, deputata dei Verdi, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza del tunnel, evidenziando l’assenza di vie di fuga e la mancata conformità agli standard moderni. Ha sottolineato che è inaccettabile che il Cantone si faccia carico di costi così elevati per un progetto dal quale non trae benefici diretti.

Collaborazione con l’Italia e prospettive future

Il governo del Cantone dei Grigioni ha annunciato che circa un milione di franchi di questi costi sarà a carico del Cantone, mentre i restanti 4,6 milioni dovrebbero provenire da un contributo del governo italiano. Tuttavia, i dettagli di questo accordo non sono ancora definitivi, sollevando preoccupazioni riguardo alla sostenibilità finanziaria delle misure adottate.

La situazione si complica ulteriormente poiché il popolo dei Grigioni ha già bocciato quattro volte la candidatura olimpica, ma ora si trova a dover finanziare una parte dell’evento. In vista dell’imminente inizio delle Olimpiadi, risulta fondamentale per il Cantone pianificare con attenzione e attuare il piano di gestione del traffico per garantire la sicurezza e il comfort dei visitatori.

Il governo grigionese sottolinea l’importanza di una strategia di pianificazione anticipata per prevenire eventuali crisi logistiche durante l’evento. La sfida rimane aperta e i prossimi mesi si preannunciano fondamentali per delineare un futuro sostenibile e ben organizzato per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.

Scritto da AiAdhubMedia

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