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Con l’imminente inizio delle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina, è opportuno riflettere sul rapporto tra sport e ambiente montano. Questo evento, che catalizzerà l’attenzione del pubblico italiano, sposterà il focus dall’amato tennis verso le discipline invernali, promuovendo un rinnovato interesse per le attività sulla neve.
Tradizionalmente, ogni volta che si avvicinano grandi eventi sportivi, si registra un aumento della richiesta di spazi adatti per praticare gli sport visti in televisione durante le due settimane di competizione. Tuttavia, è fondamentale considerare le conseguenze ambientali di tali sviluppi.
Il progetto controverso del Monte San Primo
Un caso emblematico è quello del Monte San Primo, il punto più elevato del triangolo lariano, con i suoi 1.682 metri di altezza. Nonostante le preoccupazioni legate al riscaldamento globale e alla diminuzione della neve, è attualmente in discussione un piano per la creazione di nuove piste da sci e impianti di innevamento artificiale, finanziato con oltre 5 milioni di euro.
Impatto ambientale e sostenibilità
Questo progetto, promosso dalla Comunità Montana del Triangolo Lariano e dal Comune di Bellagio, prevede l’installazione di impianti che, oltre a richiedere disboscamenti, porterebbero a un utilizzo costante della neve artificiale. Ciò solleva interrogativi sui costi ambientali e sulle risorse idriche necessarie per mantenere tali strutture, specialmente in un contesto di temperature sempre più elevate.
Un comitato per la salvaguardia del Monte San Primo, sostenuto da numerose associazioni locali, ha già fatto sentire la propria voce in Consiglio Regionale, evidenziando la necessità di riconsiderare il progetto e di optare per un piano di protezione dell’area, magari attraverso la creazione di un parco.
La mobilitazione degli ambientalisti
Il 11 dicembre, circa 300 persone hanno partecipato a una camminata di protesta per esprimere il proprio dissenso contro il progetto di sviluppo sciistico sul Monte San Primo. Questo evento, organizzato dal Coordinamento Salviamo il Monte San Primo, ha visto la partecipazione di diverse associazioni ambientaliste che hanno chiesto alle istituzioni di rivedere il piano attuale.
Richieste e future iniziative
Durante la manifestazione, i partecipanti hanno sottolineato l’importanza di abbandonare il progetto di impianti sciistici a favore di un approccio più rispettoso dell’ambiente. Gli organizzatori hanno annunciato che continueranno a promuovere eventi di sensibilizzazione fino a quando non verrà definitivamente abbandonata la proposta di nuovi impianti.
Il futuro della montagna e dello sport
Con l’arrivo delle Olimpiadi invernali, è cruciale mantenere un dialogo aperto su come sviluppare le aree montane in maniera sostenibile. Lo sport deve andare di pari passo con la tutela dell’ambiente, permettendo così a tutti di godere delle bellezze naturali senza comprometterle.
È fondamentale che gli eventi sportivi non diventino pretesto per l’ulteriore sfruttamento delle montagne, ma piuttosto opportunità per promuovere un turismo consapevole e rispettoso. Le Olimpiadi possono rappresentare un’occasione unica per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione ambientale e delle pratiche sostenibili.