Olimpiadi Invernali 2026: Prezzi dei Biglietti e Sostenibilità degli Eventi

Malagò risponde alle critiche riguardanti i prezzi dei biglietti e discute la sostenibilità delle infrastrutture per le Olimpiadi Invernali 2026.

Le Olimpiadi invernali del 2026 si avvicinano e con esse aumentano le discussioni sui prezzi dei biglietti. Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina, ha recentemente affrontato queste problematiche, cercando di chiarire le voci e le polemiche che circolano intorno all’evento.

Intervenuto su RTL 102.5, Malagò ha dichiarato che le critiche riguardanti l’alto costo dei biglietti contengono, seppur in parte, una verità, accompagnata però da una notevole dose di disinformazione. Secondo lui, quasi il 50% dei biglietti disponibili ha un prezzo inferiore ai 40 euro, e alcune opzioni si avvicinano addirittura ai 20 euro.

Il costo dei biglietti e le aspettative del pubblico

Il presidente ha messo in evidenza come i prezzi elevati siano relativi a eventi di grande prestigio, paragonabili a quelli di una finale di Champions League. Malagò ha chiarito che è normale che alcune manifestazioni, che richiedono specifici servizi, presentino biglietti a costo maggiorato. Inoltre, ha rimarcato l’importanza della risposta positiva del pubblico, con vendite che hanno superato le aspettative durante questa fase di vendita.

La sostenibilità e le infrastrutture

Un altro punto toccato da Malagò è la sostenibilità delle infrastrutture utilizzate per le Olimpiadi. Ha sottolineato che oltre il 90% degli impianti necessari era già esistente al momento della candidatura, riducendo così l’impatto ambientale dell’evento. Per garantire questo traguardo, le gare sono state organizzate in luoghi distanti dalle due città principali, Milano e Cortina, ma alcune strutture necessitano comunque di adeguamenti per rispondere agli standard olimpici.

Inoltre, Malagò ha evidenziato come la realizzazione di nuove strutture, come il Pala Santa Giulia, rappresenti un grande passo avanti per Milano, creando un centro sportivo versatile per discipline indoor. Questo non solo servirà per le Olimpiadi, ma lascerà un’eredità duratura alla città, riempiendo vuoti strutturali significativi.

Tempistiche e organizzazione dei lavori

Malagò ha anche accennato ai classici ritardi che caratterizzano i progetti in Italia, definendo questa situazione come una corsa contro il tempo. Tuttavia, ha rassicurato che la maggior parte delle opere necessarie per l’evento sono già pronte. Sebbene la Fondazione non gestisca direttamente i lavori, il suo ruolo è quello di vigilare affinché tutto proceda per il meglio.

“Siamo coinvolti attivamente e ci assicuriamo che le tempistiche vengano rispettate”, ha affermato Malagò, riconoscendo le sfide legate a un cronoprogramma così serrato. La preparazione per un evento di tale portata richiede un’organizzazione meticolosa e la collaborazione tra vari enti e istituzioni.

Il presidente della Fondazione Milano Cortina ha espresso fiducia nel fatto che, nonostante le difficoltà, tutto sarà pronto in tempo per dare il via alle Olimpiadi invernali del 2026. Con un mix di entusiasmo e realismo, Malagò ha dipinto un quadro promettente per ciò che ci aspetta nei prossimi mesi, sottolineando l’importanza di un evento che non solo celebrerà lo sport, ma avrà anche un impatto positivo sulle strutture cittadine e sull’eredità futura per Milano e Cortina.

Scritto da AiAdhubMedia

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