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Con l’arrivo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, l’Engadina si trova a dover affrontare una sfida logistica significativa. Il previsto afflusso di visitatori verso Livigno, dove si svolgeranno diverse competizioni, ha sollevato interrogativi su come gestire il traffico nella regione.
Il traffico verso Livigno, in Lombardia, passerà principalmente attraverso l’Engadina, creando potenziali congestioni durante la stagione turistica invernale. Le autorità svizzere hanno elaborato un piano articolato per facilitare l’accesso e garantire la sicurezza dei residenti e dei turisti.
Piano di gestione del traffico
Per limitare l’impatto del traffico, il Cantone dei Grigioni ha previsto un sistema di Park and Ride in tre località strategiche: Landquart, Müstair e Zernez. Questo approccio mira a intercettare i veicoli prima che raggiungano le aree più affollate dell’Engadina, dove le strade potrebbero diventare inagibili a causa della massa di visitatori.
Accesso limitato e uso dei mezzi pubblici
Durante i Giochi, l’accesso a Livigno sarà consentito esclusivamente ai mezzi pubblici attraverso il tunnel del Munt La Schera. Solo i veicoli legati all’evento, i residenti e i pendolari avranno accesso a questa galleria, che presenta già di per sé limitazioni significative. Le stime indicano che tra i 3.000 e i 4.000 visitatori al giorno transiteranno dalla Svizzera, rendendo necessario un piano di viabilità robusto.
Le sfide politiche e finanziarie
Nonostante gli sforzi, il piano di gestione del traffico ha incontrato anche resistenze politiche. Il Cantone dei Grigioni si trova a dover affrontare un costo di circa 5,5 milioni di franchi per implementare il piano, di cui una parte sarà coperta dai ricavi dei parcheggi. Tuttavia, il governo grigionese è ancora in trattativa con le autorità italiane riguardo a un contributo finanziario che fino ad ora non è stato definito.
Preoccupazioni e aspettative
Le autorità locali hanno espresso preoccupazioni riguardo alla mancanza di risposte concrete da parte delle istituzioni italiane. L’assessore lombardo Massimo Sertori ha minimizzato le preoccupazioni, sostenendo che i flussi di traffico previsti sono stati sovrastimati e che i benefici dell’evento si estenderanno anche alle località svizzere. Tuttavia, molti grigionesi rimangono scettici e desiderano garanzie concrete.
È importante notare che la popolazione grigionese ha già bocciato in passato la proposta di ospitare i Giochi olimpici, e ora si ritrova a dover sostenere costi per un evento che non hanno voluto. Questo ha generato frustrazione e un senso di ingiustizia tra i cittadini, che temono che il traffico e le spese supereranno i benefici attesi.
Prospettive future
Con l’avvicinarsi dell’evento, il tempo stringe e le sfide rimangono. La speranza è che le autorità riescano a trovare un accordo soddisfacente per tutte le parti coinvolte, in modo da garantire un’esperienza positiva sia per i visitatori che per i residenti. Le Olimpiadi rappresentano un’opportunità unica non solo per mostrare la bellezza dell’Engadina, ma anche per rafforzare le relazioni transfrontaliere tra Italia e Svizzera.
Le soluzioni proposte potrebbero non solo alleviare il traffico durante l’evento, ma anche lasciare un’eredità duratura nella gestione del turismo e della viabilità nella regione. La cooperazione tra le autorità italiane e svizzere sarà fondamentale per il successo di queste Olimpiadi e per il futuro del turismo nella zona.