Novara Celebra la Fiamma Olimpica con i Suoi Eroi Sportivi

I campioni dello sport di Novara riaccendono la fiamma olimpica nella loro città.

Il 13 gennaio 2026, un evento straordinario segnerà il passaggio della fiamma olimpica attraverso le strade di Novara. In questa occasione, tre illustri campioni sportivi, Mario Armano, Cosimo Pinto e Rosalba Fecchio, rappresenteranno il Coni, portando con sé il peso di una storia ricca di successi e di emozioni.

Le emozioni legate allo sport sono difficili da descrivere, ma per Armano, Pinto e Fecchio, il significato di questo momento è chiaro. Entrambi gli atleti, che in passato hanno già avuto l’onore di essere tedofori, esprimono la loro gioia e il loro orgoglio nel poter accompagnare la fiamma olimpica, simbolo di valori universali e di una vita dedicata allo sport.

Ricordi e riconoscimenti

Mario Armano e Cosimo Pinto non sono solo nomi; sono leggende dello sport novarese. Armano ha conquistato la medaglia d’oro nel bob a 4 durante le Olimpiadi di Grenoble nel 1968, mentre Pinto ha trionfato nel pugilato a Tokyo nel 1964. Questi successi non sono solo traguardi personali, ma rappresentano l’impegno e i sacrifici di molte persone, a partire dalle loro famiglie che hanno supportato il loro percorso sportivo.

Il viaggio di Cosimo Pinto

Cosimo Pinto, medaglia d’oro nella categoria Medio-massimi, racconta il suo percorso. La sua avventura nel pugilato è iniziata come un gioco, ma è presto diventata una vera passione. Grazie a consigli familiari, Pinto ha intrapreso la strada della boxe, che lo ha portato a ottenere risultati straordinari, tra cui l’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 1963 e la medaglia di bronzo agli Europei nel 1967. Il match decisivo contro Harvatt a Zurigo ha segnato un momento cruciale nella sua carriera, donandogli la consapevolezza necessaria per affrontare le sfide olimpiche.

Le emozioni di Mario Armano

Mario Armano, invece, ha iniziato la sua carriera sportiva tra calcio e pallavolo, fino a scoprire la sua vera vocazione nell’atletica. La sua passione per il bob è nata durante il servizio nell’Aeronautica militare, dove ha avuto l’opportunità di allenarsi con i migliori. La sua partecipazione alle Olimpiadi di Grenoble è stata un’esperienza magica, tanto che, mentre si dirigeva verso la competizione, si pizzicava per assicurarsi che fosse tutto reale. La gara, caratterizzata da ritardi e condizioni meteorologiche avverse, si è conclusa con una storica vittoria per l’Italia.

Un legame indissolubile con lo sport

Entrambi gli atleti, pur avendo intrapreso strade diverse dopo le loro carriere olimpiche, hanno mantenuto un legame profondo con lo sport. Pinto si è dedicato al karatè e al tiro a segno, dove ha ottenuto importanti riconoscimenti. Oggi, si dedica anche al giardinaggio, ma non manca mai di tornare alla palestra della Novara Boxe per supportare le nuove generazioni di atleti. Armano, dal canto suo, ha continuato a collezionare successi nel bob, partecipando a diverse edizioni olimpiche e vincendo titoli mondiali e europei, consolidando la sua posizione tra i migliori bobbisti italiani.

La fiamma olimpica, che porterà con sé i ricordi di un passato glorioso, è anche un invito a riflettere sul futuro dello sport. La presenza di Pinto, Armano e Fecchio come tedofori rappresenta un simbolo di speranza e di ispirazione per i giovani atleti di oggi, che possono guardarli come modelli di dedizione e passione. Questa celebrazione onora i successi del passato e incoraggia una nuova generazione a sognare in grande e a lavorare duro per realizzare le proprie ambizioni.

Scritto da AiAdhubMedia

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