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In vista dei Giochi Olimpici Invernali del 2026, che si svolgeranno a Milano e Cortina d’Ampezzo, il Comune di Milano ha annunciato un incremento della tassa di soggiorno. Questa misura entrerà in vigore il 1° gennaio 2026 e prevede tariffe differenziate in base al tipo di struttura ricettiva.
Aumento della tassa di soggiorno
Durante il periodo delle Olimpiadi, la tassa di soggiorno a Milano potrà raggiungere un massimo di 10 euro a notte per persona, applicata agli hotel di categoria quattro e cinque stelle. Le strutture di categoria inferiore, come gli hotel a tre stelle, applicheranno una tariffa di 7,40 euro, mentre per le strutture a due e una stella si prevedono imposte di 5 euro e 4 euro rispettivamente.
Tariffe per affitti brevi
Le case vacanza, i bed & breakfast e gli affitti brevi subiranno un incremento, con una tassa di 9,50 euro per notte. Le nuove tariffe saranno valide per l’intero anno olimpico, un periodo caratterizzato da un notevole afflusso di visitatori, tra cui atleti, delegazioni e appassionati.
Destinazione dei proventi
Secondo quanto stabilito dal decreto legge Anticipi, una parte significativa dei proventi derivanti dall’aumento della tassa di soggiorno sarà reinvestita in interventi di manutenzione e recupero di beni culturali e ambientali, nonché per il potenziamento dei servizi pubblici legati all’evento. È previsto che almeno il 50% dell’incasso sia destinato a finanziare queste iniziative.
Impatto economico previsto
Le stime indicano che il gettito della tassa di soggiorno potrebbe raggiungere nel 2026 circa 1,3 miliardi di euro, un risultato che riflette l’importanza e l’attrattiva dell’evento olimpico. Le città lombarde e venete, situate a meno di 30 chilometri dalle sedi delle gare, possono incrementare la tassa di soggiorno, seguendo l’esempio di altre città italiane durante eventi simili.
Reazioni degli operatori del settore
Nonostante l’intento di sostenere le spese legate all’evento, l’aumento della tassa di soggiorno ha sollevato preoccupazioni tra gli operatori del settore turistico. Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano, ha espresso timori riguardo a una possibile perdita di competitività della città nel panorama turistico mondiale, evidenziando come tale aumento possa danneggiare l’immagine di Milano come meta per congressi e turismo d’affari.
Francesco Zorgno, presidente dell’associazione Rescasa Lombardia, ha definito la misura come grave, avvertendo che potrebbe portare a un turismo di transito piuttosto che a soggiorni prolungati nella città. Queste posizioni evidenziano un conflitto tra l’esigenza di investire in infrastrutture e la necessità di mantenere la competitività del mercato turistico.
La tassa di soggiorno e le Olimpiadi Invernali
Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina, la tassa di soggiorno rappresenta un aspetto cruciale nella pianificazione dell’evento. Le decisioni prese dal Comune non solo mirano a garantire risorse per la città, ma sollevano anche interrogativi su come queste misure possano influire sul turismo e sull’immagine di Milano nel lungo termine. Sarà fondamentale monitorare l’evoluzione della situazione per valutare l’impatto reale di queste politiche sul settore turistico.