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Le Olimpiadi Invernali 2026, che si svolgeranno a Milano e Cortina, hanno subito un’importante svolta a seguito delle recenti decisioni della Federazione Internazionale di Sci (FIS). Gli atleti provenienti da Russia e Bielorussia non potranno partecipare alle competizioni, nemmeno in veste di atleti neutrali.
Questa decisione è il risultato di un voto del consiglio della FIS, che ha scelto di non facilitare la partecipazione degli atleti russi e bielorussi alle qualificazioni. Tale esclusione si applica a diverse discipline, tra cui sci alpino, snowboard, sci di fondo e freestyle.
Motivazioni alla base dell’esclusione
La decisione di escludere gli atleti russi e bielorussi è stata presa in un contesto di tensione internazionale, in particolare a causa della guerra in Ucraina iniziata nel febbraio 2022. Le sanzioni imposte da vari organismi sportivi sono state una reazione diretta a questo conflitto, con l’intento di mantenere un equilibrio nel mondo dello sport.
Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) aveva già stabilito restrizioni simili, consentendo solo a quegli atleti che soddisfano determinati criteri di competere come neutrali. Tuttavia, la FIS ha optato per una linea più rigorosa, impedendo la partecipazione anche nelle gare di qualificazione, chiudendo così le porte a qualsiasi forma di rappresentanza russa o bielorussa durante le Olimpiadi.
Le reazioni ufficiali
Il Cremlino ha espresso la propria delusione riguardo a questa decisione. Dmitry Peskov, portavoce del governo russo, ha dichiarato che la Russia continuerà a lavorare con la FIS per difendere i diritti dei propri atleti. Questa posizione evidenzia la frustrazione di Mosca di fronte a una situazione che ritiene ingiusta e discriminatoria.
In parallelo, il Comitato Paralimpico Internazionale ha deciso di consentire il ritorno degli atleti russi e bielorussi, ma tale decisione è subordinata all’approvazione delle rispettive federazioni sportive. La situazione si fa complicata, poiché non tutte le federazioni sono allineate con questa apertura.
Impatto sulle competizioni invernali
Questa esclusione avrà un impatto significativo sulle Olimpiadi di Milano-Cortina. Mentre gli atleti di altri paesi si preparano a competere, la presenza di russi e bielorussi sarà limitata. Solo in alcune discipline, come lo scialpinismo, il pattinaggio artistico e il pattinaggio di velocità, potrebbero esserci pochi rappresentanti di questi paesi, ma sempre sotto una rigorosa supervisione e in qualità di atleti neutrali.
Le federazioni sportive, come l’Unione Internazionale di Biathlon, hanno adottato posizioni simili, negando l’accesso a questi atleti. Così, sport di squadra come l’hockey su ghiaccio e il curling non vedranno alcuna partecipazione russa o bielorussa, rafforzando l’idea di un isolamento sportivo completo.
Le prospettive future
Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi invernali, la situazione rimane tesa. Mentre alcuni atleti russi e bielorussi potrebbero trovare opportunità in discipline individuali, la maggior parte rimarrà esclusa. La FIS ha chiarito che non intende cedere su questa posizione, nonostante le pressioni esterne e le promesse di dialogo da parte di Mosca.
Le Olimpiadi di Milano-Cortina, che si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026, si preparano a essere un evento di grande importanza, ma anche di notevole controversia, poiché le decisioni politiche influenzano il mondo dello sport in modi senza precedenti.