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Un evento straordinario si prepara a vivere l’Italia con l’arrivo delle Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina nel 2026. Tra i 10.001 tedofori che porteranno la fiamma olimpica, spicca il nome di Maria Cappelli, docente di Scienze Motorie presso il Liceo Classico “M.T. Cicerone” di Sala Consilina. Questo prestigioso incarico non rappresenta solo un onore personale, ma anche una celebrazione della sua carriera dedicata all’insegnamento e alla promozione dei valori sportivi.
Un percorso di passione e valori
Maria Cappelli ha sempre considerato lo sport come una scuola di vita. “Essere scelta come tedofora per la seconda volta rappresenta un motivo di orgoglio e una conferma dei valori che si cerca di trasmettere agli studenti”, afferma la docente. Già nel 2006, in occasione delle Olimpiadi di Torino, ha avuto l’opportunità di vivere un’esperienza simile, portando la torcia nella sua città, un ricordo che rimarrà indelebile.
Il legame con il territorio
La storia di Maria si estende oltre la sua carriera di insegnante. Durante un periodo di Erasmus a Bordeaux, ha avuto l’opportunità di assistere all’accensione del braciere dei Giochi di Parigi, un’esperienza che ha ulteriormente alimentato la sua passione per l’atletica e il significato olimpico. Questa connessione con il mondo sportivo rappresenta un elemento che unisce non solo la docente, ma anche il suo territorio, il Vallo di Diano, a un evento che trascende i confini nazionali.
Un riconoscimento per la comunità
La selezione di Maria Cappelli come tedofora è accolta con grande entusiasmo dalla comunità scolastica e cittadina di Sala Consilina. Questo riconoscimento rappresenta non solo un tributo alla sua carriera, ma anche il culmine di un progetto didattico che ha coinvolto gli studenti in attività ispirate ai valori olimpici, come la lealtà e l’impegno. La sua partecipazione alle Olimpiadi simboleggia l’unione tra educazione e sport, capace di ispirare le nuove generazioni.
Il percorso della fiamma olimpica
La fiamma olimpica partirà da Olimpia, in Grecia, e percorrerà un tragitto di circa 12.000 km fino a Milano, dove arriverà il 6 febbraio 2026. Maria avrà il compito di portare la torcia lungo un percorso simbolico che include città storiche come Milano, Torino e Roma, luoghi che hanno rivestito un ruolo significativo sia nella sua vita che nella sua carriera. Questo viaggio non è solo fisico, ma rappresenta anche un messaggio potente di unità e passione per lo sport.
Un esempio per le future generazioni
Portare la torcia rappresenta un gesto che va oltre il semplice trasporto di un simbolo. Si tratta di un atto che racchiude passione, talento e determinazione, valori che Maria Cappelli si impegna a trasmettere quotidianamente ai suoi studenti. La docente sottolinea: “Spero che la mia esperienza possa ispirare i ragazzi a perseguire i propri sogni e a credere nei valori dello sport”. La comunità scolastica si unisce a lei in questo percorso, con l’auspicio che possa diventare una fonte di ispirazione per tutti.