La Ristrutturazione del Trampolino di Cortina: Un Progetto di Rinnovamento Imperdibile

Un viaggio attraverso la storia del trampolino di Cortina: dalla sua inaugurazione nel 1956 alla ristrutturazione attuale. Scopri l'evoluzione di questo simbolo sportivo, che ha ospitato eventi internazionali e continua a rappresentare un'importante attrazione per gli appassionati di sport invernali e turisti. Esplora il suo impatto sulla comunità locale e i progetti futuri che ne garantiranno la modernizzazione e la valorizzazione.

Ci si avvicina rapidamente a una data significativa per lo sport italiano: il 6 febbraio 2026. Le Olimpiadi di Milano Cortina non rappresentano solo un evento sportivo, ma anche un’opportunità per rinnovare le infrastrutture e il territorio. Tra le opere più emblematiche c’è il Trampolino Italia di Zuel, un monumento che va oltre il mero utilizzo sportivo e si inserisce in un contesto ambientale di grande valore.

Progettato dall’ingegnere Piero Pozzati in vista delle Olimpiadi del 1956, il trampolino si erge con maestosa eleganza all’ingresso di Cortina, un simbolo che evoca la bellezza della conca ampezzana. I lavori iniziarono nel 1955 e, in tempi record, fu inaugurato nel settembre dello stesso anno. L’area era già nota per il salto con gli sci, con trampolini storici come il Franchetti, attivo dal 1923.

Memorie di un passato glorioso

Le Olimpiadi del 1956 segnarono un momento cruciale nella storia dello sport italiano. Gli eventi furono trasmessi in diretta dalla Rai, raggiungendo un pubblico che, seppur limitato rispetto agli attuali standard, fu colpito da questo affascinante sport. Il giovane boscaiolo finlandese Antii Hyvarinen, con il suo salto di 84 metri, rappresentò un’impresa che lasciò tutti a bocca aperta. Rivedendo il documentario ‘Vertigine Bianca’ di Giorgio Ferroni, si percepisce l’energia e l’impegno della comunità ampezzana nel rendere possibili quelle prime Olimpiadi.

Un simbolo di decadenza

Tuttavia, il tempo ha portato a una lenta ma inesorabile decadenza del trampolino. Dopo anni di celebrazioni e utilizzi cinematografici, come in ‘Il Conte Max’ di Alberto Sordi e ‘Fantozzi in Paradiso’, la struttura ha cominciato a mostrare segni di abbandono. Le immagini condivise sui social media mostravano un’architettura in difficoltà, con superfici danneggiate e i cerchi olimpici sbiaditi, un triste promemoria di un passato glorioso.

La ristrutturazione e il futuro

Nel luglio 2025, quando sembrava che il trampolino potesse essere trascurato in favore di altri progetti, la Simico, società incaricata delle infrastrutture per Milano Cortina, ha annunciato l’inizio dei lavori di restauro, del valore di 12 milioni di euro. Oggi, il trampolino è avvolto da tubi innocenti e attrezzature moderne, con un’altezza che arriva fino a 51 metri e una superficie complessiva di 2700 metri quadrati, rendendolo un vero e proprio gioiello architettonico.

Gli operai della Ponteggi Euroedile sono al lavoro per ripristinare il trampolino, procedendo con delicatezza nella pulizia e nella manutenzione della struttura. Una volta completato il loro intervento, la Ecoedile di Bergamo si occuperà di restituire alla comunità questo importante simbolo, che potrebbe non essere pronto prima di febbraio 2026, ma che rappresenta una rinascita necessaria.

Un nuovo inizio per un’icona storica

Il sogno è quello di rivivere momenti storici come quelli del 1956, quando i tifosi si radunavano per celebrare gli atleti. La ristrutturazione del trampolino di Cortina non è solo un intervento tecnico, ma un atto simbolico che testimonia l’importanza dello sport e della comunità. Con il suo restauro, il trampolino sarà pronto a tornare al centro dell’attenzione durante le Olimpiadi, non solo come luogo di competizione, ma anche come un segno di speranza e di innovazione per il futuro.

Scritto da AiAdhubMedia

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