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Un ritorno atteso per la Gioconda
La Gioconda, il celebre dipinto di Leonardo da Vinci, potrebbe tornare in Italia in occasione delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Questa proposta è stata avanzata dall’assessora regionale alla Cultura, Francesca Caruso, in risposta alle preoccupazioni espresse dal presidente del Louvre, Laurence Des Cars, riguardo allo stato di conservazione dell’opera. Il Louvre ha infatti segnalato che l’enorme afflusso di visitatori sta mettendo a rischio la conservazione del capolavoro.
Milano, una città d’arte pronta ad accogliere la Monnalisa
Milano non è nuova a ospitare la Gioconda. Nel 1913, dopo un furto, il dipinto fu ritrovato e esposto nella Pinacoteca di Brera. Oggi, il direttore della Pinacoteca, Angelo Crespi, ha dichiarato che il museo è pronto a riaccogliere l’opera. Inoltre, il Cenacolo, un’altra delle grandi opere di Leonardo, potrebbe rappresentare un luogo adatto per la sua esposizione, grazie ai sistemi di tutela e monitoraggio dell’aria che garantirebbero la sicurezza del dipinto.
Le preoccupazioni per il Louvre
La situazione del Louvre è preoccupante. Dopo la denuncia del presidente del museo sul quotidiano Les Parisienne, il presidente francese Emmanuel Macron ha programmato una visita ufficiale per affrontare le criticità. Nella lettera inviata al quotidiano, Des Cars ha parlato di degrado delle strutture e di necessità di lavori urgenti per preservare il museo. Le variazioni di temperatura e lo stato di vetustà delle attrezzature tecniche mettono a repentaglio la conservazione delle opere, e il presidente del Louvre spera di ottenere fondi per affrontare queste problematiche.
Il faraonico cantiere per la ricostruzione di Notre Dame ha distolto risorse economiche significative, ma ora si spera che l’attenzione si sposti verso il Louvre, per garantire la sicurezza e la conservazione delle sue inestimabili opere d’arte.