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Il capitano della Nazionale maschile di curling, Joël Retornaz, guarda già al suo quarto appuntamento olimpico, dopo aver partecipato a Torino 2006, Pyeongchang 2018 e Pechino 2022. Per un atleta che rappresenta un simbolo del movimento, l’opportunità di competere nella sua seconda edizione casalinga dei Giochi Olimpici è il coronamento di un lungo percorso costellato di sforzi e ambizioni.
Un percorso complesso verso Milano Cortina
“È stata una stagione difficile – ha dichiarato Retornaz, medagliato mondiale e europeo –. Non siamo riusciti a confermare i risultati storici ottenuti due anni fa. Anche se non voglio attribuire la responsabilità alla sfortuna, siamo stati penalizzati da alcune situazioni sfavorevoli. Inoltre, la pressione derivante dalla prima posizione nella classifica mondiale ha avuto il suo peso”. Nonostante queste difficoltà, Retornaz considera fondamentale la stagione appena trascorsa nel contesto della preparazione per Milano Cortina 2026. “È stata un’opportunità per ricaricarci e per tornare con una nuova consapevolezza, pronti a lottare per una medaglia”, ha aggiunto.
La preparazione e il Protocollo Probabili Olimpici
Retornaz ha recentemente partecipato a visite mediche presso l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, seguendo il Protocollo Probabili Olimpici. Insieme ai compagni di squadra, ha affrontato sessioni di test che contribuiscono a preparare al meglio gli atleti per l’evento. “I Giochi Olimpici hanno sempre rappresentato una vetrina importante per il curling, aumentando la visibilità del nostro sport rispetto ad altre competizioni. Ricordo il grande successo mediatico di Torino 2006, e l’oro nel doppio misto di Pechino 2022 ha sicuramente alimentato l’interesse”, ha spiegato Retornaz, riconoscendo il contributo dei successi della Nazionale femminile e dei titoli Slam conquistati dal movimento.
Il sogno di un podio a Milano Cortina
Con la mente già proiettata verso le Olimpiadi, Retornaz non nasconde il proprio sogno di salire sul podio di Milano Cortina. “È stato un percorso eccezionale, un viaggio fantastico. Partecipare a un’Olimpiade è un privilegio per pochi, e avere l’opportunità di vivere la quarta edizione in casa, vent’anni dopo la prima in Italia, è motivo di grande orgoglio”, ha commentato. Rispetto ai suoi esordi, Retornaz avverte un cambiamento significativo nel proprio approccio e nella propria mentalità. “Ora ho una visione diversa, e posso dire che tutti i sacrifici fatti sono stati ripagati. L’obiettivo è chiaro: voglio conquistare una medaglia. Non sarà facile, ma abbiamo un’ottima preparazione e la consapevolezza necessaria per scrivere una nuova pagina della storia del curling italiano”, ha concluso.