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Le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 si avvicinano rapidamente e con esse si intensificano i lavori e gli investimenti nel territorio trentino. Sono stati previsti un totale di 30 interventi, per un valore complessivo che supera i 427 milioni di euro, di cui 113 milioni a carico della Provincia. Tuttavia, a meno di tre mesi dall’inizio dei Giochi, alcune opere sono in ritardo, e la situazione richiede interventi urgenti.
La Simico (Società Infrastrutture Milano-Cortina 2025-2026 S.p.A.) è l’ente preposto al monitoraggio del Piano delle opere olimpiche, che tiene traccia dell’avanzamento dei lavori e delle eventuali problematiche legate ai cantieri. Nonostante alcuni ritardi, la situazione è sotto controllo, ma il conto alla rovescia per la chiusura di alcuni progetti è inesorabile.
Interventi principali e punti critici
Tra i progetti più significativi ci sono 11 opere che si concentrano lungo l’asse fiemmese, in particolare nei comuni di Tesero e Predazzo. Tesero ospiterà le competizioni di sci di fondo, per le quali sono previsti lavori di riqualificazione dello stadio, con un investimento di 18 milioni di euro. Anche se alcuni lavori sono stati completati, come la costruzione di un nuovo volume interrato per gli spogliatoi, altri progetti, come l’adeguamento delle piste da sci e degli impianti di innevamento, sono ancora in corso.
Predazzo e il villaggio olimpico
Per quanto riguarda Predazzo, il villaggio olimpico, con un costo previsto di oltre 43 milioni di euro, ha visto l’inizio dei lavori su tre lotti su quattro, nonostante la scadenza fissata per il 20 ottobre sia già trascorsa. Anche la costruzione del nuovo complesso per i trampolini da salto con gli sci, che ha un costo di 48 milioni, è in fase di completamento. Qui è previsto anche un ascensore inclinato per trasportare gli atleti.
Opere di legacy e infrastrutture
Un aspetto cruciale delle Olimpiadi è rappresentato dalla legacy, ovvero le opere che rimarranno a disposizione delle comunità dopo la fine dell’evento. In Trentino sono previste 19 opere di questo tipo. Tra queste, la nuova stazione ferroviaria di Trento, per un investimento di 31,5 milioni, dovrebbe essere inaugurata entro la fine dell’anno. Inoltre, è previsto l’acquisto di nuovi treni elettrificati, un investimento di 65 milioni di euro.
Viabilità e collegamenti
Le opere legate alla viabilità sono altrettanto fondamentali. Entro la fine di quest’anno, sarà realizzato il polo intermodale di Cavalese, un progetto da 19 milioni di euro, e un nuovo deposito per autobus a Sèn Jan di Fassa, che costerà 11 milioni. Un altro intervento significativo è il collegamento stradale tra la Val di Cembra e l’Altopiano di Pinè, previsto per completarsi entro aprile 2027, per un costo di 13 milioni.
Nonostante gli sforzi, alcune opere, come la riqualificazione dell’impianto di pattinaggio di velocità a Baselga di Piné, presentano delle complicazioni. Qui, 18 milioni sono destinati a un nuovo spazio polivalente, ma i lavori non sono ancora stati avviati a causa di ritardi burocratici.
Preparazione olimpica e sfide future
Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, il monitoraggio e la gestione dei progetti diventano sempre più cruciali. Sebbene ci siano ritardi, la speranza è che le opere vengano completate in tempo per garantire il successo dell’evento. Tuttavia, la Corte dei conti ha sollevato preoccupazioni circa la possibilità che alcune di queste opere possano rivelarsi inutilizzate in futuro, un rischio che non va sottovalutato.
Le Olimpiadi rappresentano un’opportunità unica per il Trentino, ma richiedono una gestione attenta e tempestiva per evitare che le aspettative si trasformino in delusioni. Solo il tempo dirà se gli sforzi profusi porteranno a un’eredità duratura per il territorio.