In un periodo in cui la coesione sociale è più importante che mai, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) sta compiendo sforzi notevoli per realizzare infrastrutture che favoriscano l’incontro tra persone e atleti. I progetti attualmente in corso, che si intrecciano con la Giornata Nazionale dello Sport e il Giubileo degli Sportivi, vogliono incarnare i valori fondamentali dello sport: inclusione, impegno e partecipazione. Ma come può l’infrastruttura influenzare la nostra vita quotidiana e il nostro modo di vivere lo sport?
Nella mia esperienza in Deutsche Bank, ho visto da vicino come le infrastrutture possano fungere da veri e propri catalizzatori per la crescita economica e sociale. Il MIT, come evidenziato in una recente nota ufficiale, si trova in prima linea nella promozione della qualità della vita nelle nostre comunità, anche nelle zone più periferiche. Attraverso il Programma Innovativo per la Qualità dell’Abitare (PInQuA), il ministero si sta dedicando allo sviluppo di spazi pubblici e aree verdi. Questi non solo migliorano l’estetica delle nostre città, ma creano anche opportunità per attività fisiche e sociali. Chi lavora nel settore sa che la creazione di campi sportivi, parchi e impianti dedicati all’attività fisica è essenziale per stimolare la partecipazione e promuovere stili di vita sani. E i numeri parlano chiaro: un aumento delle infrastrutture sportive è direttamente correlato a una maggiore partecipazione, soprattutto tra i giovani. Non è forse il momento di riflettere su quanto sia cruciale l’accessibilità a queste strutture per le nostre comunità?
Guardando al futuro, il MIT, in collaborazione con SIMICO, sta progettando iniziative ambiziose in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026. La realizzazione di infrastrutture innovative, inclusive e iconiche rappresenta una sfida significativa, ma anche una grande opportunità. Le opere previste, come lo Sliding Centre di Cortina e il Stadio del Ghiaccio, sono esempi di come l’Italia stia investendo nelle proprie capacità tecniche e nelle competenze locali per garantire il successo di questi eventi. Non possiamo dimenticare le lezioni apprese dalla crisi del 2008, che ci hanno insegnato quanto sia fondamentale una pianificazione oculata e sostenibile. Solo così possiamo evitare sprechi e garantire che gli investimenti siano proficui nel lungo termine. La determinazione nel portare avanti questi progetti sarà la chiave del nostro successo.
La costruzione di infrastrutture sportive non si riduce a un mero atto edilizio; è un investimento nei valori fondamentali dello sport. La condivisione, l’inclusione e l’impegno devono trovare espressione concreta nei luoghi che stiamo creando. È cruciale sviluppare spazi dove le persone possano incontrarsi, competere e collaborare, poiché ciò rappresenta il futuro della nostra società. In conclusione, il lavoro svolto dal MIT è un passo importante verso una società più inclusiva e dinamica. Le prospettive di mercato sono incoraggianti, e l’auspicio è che queste iniziative possano contribuire a una rinascita del settore sportivo, rendendolo accessibile a tutti, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche o dalla propria condizione sociale. Non è questo il sogno che tutti noi auspichiamo?