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Le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 si preparano a essere non solo un evento sportivo di grande portata, ma anche un’opportunità per rilanciare le aree montane italiane attraverso un’infrastruttura energetica all’avanguardia. In questo contesto, il Gruppo Enel, sotto la guida di Flavio Cattaneo, ha sviluppato un piano che mira a garantire un’erogazione energetica efficiente durante i Giochi, ma che avrà un impatto duraturo sulle comunità locali.
Un progetto sostenibile per le comunità alpine
Il piano di Enel non si limita a fornire energia alle strutture olimpiche; è concepito come un intervento strutturale per migliorare la qualità e la resilienza della rete elettrica nelle regioni montane. In particolare, si lavora su Livigno, Arabba e Cortina, dove verranno implementate soluzioni innovative per rendere il sistema energetico più sicuro e sostenibile.
Infrastrutture all’avanguardia a Livigno
Un esempio emblematico è la nuova cabina primaria di Livigno, che si posiziona a 2.177 metri di altitudine, diventando la più alta d’Italia. Questa struttura, completamente interrata e mimetizzata nel paesaggio, rappresenta un connubio tra tecnologia avanzata e rispetto per l’ambiente. E-Distribuzione, parte del Gruppo Enel, ha realizzato anche 60 chilometri di nuove linee interrate, eliminando 18 chilometri di linee aeree obsolete, a beneficio di circa 20.000 clienti, tra cui abitazioni e attività turistiche.
Interventi strategici per la sicurezza e la resilienza
Il secondo importante intervento avviene ad Arabba, dove è stata creata una nuova cabina primaria ispirata alle tradizionali baite locali. La progettazione tiene conto della bellezza del paesaggio e include 13 cabine secondarie, insieme a oltre 26 chilometri di linee di media tensione installate, con lo scopo di garantire la continuità del servizio elettrico anche in situazioni di emergenza.
Innovazione nel sistema energetico olimpico
Per la prima volta, gli impianti olimpici saranno alimentati direttamente dalla rete elettrica, abbandonando i tradizionali generatori temporanei. Questo cambiamento non solo rappresenta un passo avanti in termini di sostenibilità ma assicura anche un approvvigionamento energetico più affidabile. La pista da bob richiede un impegno energetico significativo, pari a circa 4,5 megawatt, per garantire le condizioni ottimali per le competizioni.
Affrontare le sfide logistiche
Lavorare in alta montagna presenta sfide uniche, come le condizioni meteorologiche avverse. I lavori sono stati pianificati in modo da concentrare le attività nei mesi estivi, evitando i rigori dell’inverno. La logistica ha richiesto mezzi speciali e, in alcuni casi, l’uso di elicotteri per il trasporto di materiali.
Il risultato finale di questo impegno è una rete elettrica potenziata e resiliente, progettata per supportare non solo le Olimpiadi, ma anche le future esigenze delle comunità locali. Milano Cortina 2026 non sarà soltanto una manifestazione sportiva, ma un modello di innovazione energetica e sviluppo territoriale, con Enel che si conferma come un campione nell’affrontare le sfide della modernità.