Argomenti trattati
Il mondo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 è stato recentemente al centro di un’inchiesta che ha sollevato interrogativi riguardo alla trasparenza nelle assunzioni. L’ex amministratore delegato della Fondazione, Vincenzo Novari, ha riferito agli inquirenti di aver ricevuto un numero sorprendente di curriculum da persone legate al mondo politico e imprenditoriale. Le indagini hanno rivelato un totale di 35 assunzioni che sembrano indicare chiari segnali di favoritismo e nepotismo.
Il contesto dell’inchiesta
La questione è emersa in un periodo in cui il reclutamento del personale era sotto i riflettori. Novari ha testimoniato che ogni settimana riceveva pacchi di curriculum, molti dei quali provenienti da politici, amici e familiari. Tra i nomi più rilevanti figurano Lorenzo Cochis La Russa, figlio del presidente del Senato, e Livia Draghi, nipote dell’ex premier e attuale presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi. Nonostante le evidenze, la Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, giustificando che l’abuso d’ufficio non è più considerato reato.
Le irregolarità riscontrate
Il documento di archiviazione, redatto dai pm Francesco Cajani e Alessandro Gobbis, evidenzia una serie di problematiche riguardanti la trasparenza e l’imparzialità nel reclutamento del personale. Secondo le indagini, la mancanza di principi di pubblicità ha alimentato sospetti di favoritismi. Nonostante la Fondazione avesse una pagina web dedicata alle assunzioni, le informazioni sui risultati delle selezioni restavano riservate, lasciando spazio a dubbi sulle modalità di selezione.
Dettagli delle assunzioni sospette
Tra le assunzioni contestate, molte sono legate a famiglie influenti e realtà aziendali di rilievo. Ad esempio, Livia Draghi è stata assunta come capo dei contenuti video con un compenso di 314mila euro, grazie a una raccomandazione del presidente della Fondazione. In un altro caso, Lorenzo Cochis La Russa ha guadagnato oltre 110mila euro come manager junior event. Non sorprende, quindi, che tali nomine abbiano suscitato preoccupazioni circa la loro legittimità.
Le conseguenze legali
Nonostante le evidenze di favoritismi, la Procura ha archiviato il caso per motivi legali. L’abuso d’ufficio, infatti, è stato abrogato dalla riforma Nordio e la turbativa d’asta è applicabile solo per l’acquisto di beni e servizi. Gli inquirenti hanno comunque inviato gli atti alla Corte dei Conti per valutare eventuali danni erariali, suggerendo che le irregolarità potrebbero avere ripercussioni finanziarie per la Fondazione.
Il futuro delle assunzioni pubbliche
Questa vicenda solleva questioni fondamentali sulla gestione delle assunzioni nel settore pubblico, specialmente in contesti così visibili come le Olimpiadi. La mancanza di trasparenza e le connessioni tra assunzioni e potere politico evidenziano la necessità di riforme più incisive per garantire una selezione equa e meritocratica. Gli eventi olimpici devono rappresentare un’opportunità di crescita e sviluppo, non un terreno fertile per il nepotismo e il clientelismo.