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Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina 2026, crescono le preoccupazioni nella regione dei Grigioni, in Svizzera, per la gestione del traffico e della sicurezza. A sole 59 giorni dall’inizio dei Giochi, il governo retico si trova in una situazione delicata, poiché non ha ricevuto conferme concrete dai colleghi italiani riguardo al supporto finanziario necessario per affrontare l’aumento del traffico.
Le sfide logistiche delle Olimpiadi 2026
Il piano di gestione del traffico del Cantone Grigioni, che prevede un costo complessivo di circa 5,5 milioni di franchi, ha sollevato interrogativi sulla copertura finanziaria. Il governo italiano ha proposto un contributo di soli 600.000 euro, che rappresenta solo un decimo delle spese totali, come ha sottolineato la granconsigliera dei Verdi, Anita Mazzetta, in una recente interpellanza.
Collaborazione transfrontaliera e aspettative
La Consigliera di Stato, Carmelia Maissen, ha evidenziato la buona collaborazione tecnica e operativa tra le autorità svizzere e italiane, ma ha espresso la sua delusione per la mancanza di impegni formali da parte italiana. Nonostante i numerosi incontri e comunicazioni con i rappresentanti della Regione Lombardia, il governo retico sta ancora aspettando una risposta definitiva.
Implicazioni per il traffico e la sicurezza
Le Olimpiadi attireranno circa 4.000 visitatori, molti dei quali passeranno attraverso le strade grigionesi per raggiungere Livigno, sede delle competizioni di freestyle e snowboard. Il governo cantonale ha messo in atto un piano per affrontare l’aumento del traffico, che include servizi navetta e parcheggi per facilitare l’accesso degli spettatori.
Le aspettative del governo grigionese
Nonostante le difficoltà, il governo dei Grigioni si dimostra disposto ad assumersi parte dei costi. Tuttavia, l’atteggiamento dei partner italiani appare poco chiaro e frustrante per il governo retico, come ha affermato Maissen. La mancanza di una risposta concreta da parte italiana non rispecchia le aspettative iniziali nei confronti degli organizzatori delle Olimpiadi.
A metà novembre, la questione è stata discussa anche a Roma tra il consigliere federale Ignazio Cassis e il ministro degli affari esteri italiano, Antonio Tajani, ma anche in quel caso non sono state fornite conferme sui contributi economici. Queste interazioni hanno lasciato il governo cantonale con l’impressione che le autorità italiane stiano procrastinando la loro risposta.
Prospettive future e strategie di negoziazione
Il governo dei Grigioni ha dichiarato che continuerà a perseguire il dialogo con le autorità italiane per garantire una gestione efficace dei costi legati alle Olimpiadi. La situazione attuale rappresenta una sfida significativa per la regione, che si trova a dover gestire non solo le aspettative dei visitatori, ma anche la sicurezza e la logistica necessarie per un evento di tale portata. La speranza è che si possa trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti, permettendo così di affrontare al meglio questo importante evento sportivo.