Elena Donazzan Sostiene Kristian Ghedina in Preparazione alle Olimpiadi 2026

La Donazzan denuncia l'esclusione di Ghedina, icona dello sport veneto, dalla staffetta olimpica.

Il recente dibattito riguardante l’esclusione di Kristian Ghedina dalle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 ha suscitato forti reazioni nel mondo dello sport e della politica. L’europarlamentare Elena Donazzan ha preso una posizione netta, scrivendo al Ministro dello Sport Andrea Abodi per esprimere il suo disappunto e richiedere un giusto riconoscimento per uno degli atleti più emblematici del Veneto.

Ghedina, noto per essere il discesista italiano con il maggior numero di vittorie in Coppa del Mondo, ha manifestato la sua delusione per non essere stato incluso tra i tedofori olimpici. Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla valorizzazione degli atleti locali e sull’importanza del loro contributo all’immagine delle Olimpiadi.

La lettera di Donazzan al ministro

Nella sua missiva, Donazzan ha evidenziato l’importanza di Ghedina non solo come atleta, ma anche come simbolo di Cortina d’Ampezzo, la città che ospiterà i Giochi. Secondo l’europarlamentare, senza la storicità e la tradizione sportiva di Cortina, l’assegnazione delle Olimpiadi all’Italia non sarebbe stata possibile.

Un simbolo per le giovani generazioni

Donazzan ha sottolineato che Ghedina incarna valori fondamentali per i giovani, in un’epoca in cui sempre più ragazzi abbandonano la pratica sportiva. La sua figura rappresenta un esempio luminoso di dedizione e passione, qualità che dovrebbero essere esaltate e promosse.

Kristian Ghedina è un comunicatore naturale, capace di trasmettere entusiasmo e motivazione”, ha affermato Donazzan, richiamando l’attenzione sull’importanza di avere figure di riferimento nel mondo dello sport. La sua esclusione dalla staffetta olimpica è vista come una grave mancanza che potrebbe influenzare negativamente l’immagine dello sport veneto.

Le parole di Ghedina e la sua esperienza

L’ex campione ha recentemente rivelato di sentirsi trascurato, affermando: “Mi aspettavo di essere uno dei volti di questa Olimpiade, invece sono stato dimenticato”. Ghedina ha dovuto registrarsi autonomamente per partecipare come tedoforo, un processo che lo ha fatto sentire come un qualsiasi cittadino, piuttosto che come un rappresentante di un’epoca gloriosa dello sci italiano.

Il contributo alla pista da bob

Nonostante la sua esclusione, Ghedina ha sempre sostenuto attivamente il progetto della nuova pista da bob a Cortina, dimostrando il suo attaccamento alla sua terra. Il suo impegno nella promozione di iniziative sportive locali è un ulteriore segnale del suo amore per lo sport e per la sua comunità.

Il fratello di Ghedina, Luca, è stato direttamente coinvolto nella realizzazione della pista, sottolineando ulteriormente il legame familiare e territoriale che accomuna i Ghedina al progetto olimpico. Tuttavia, la mancanza di riconoscimento per Kristian nel contesto olimpico rimane una ferita aperta.

Richiesta di intervento al ministro

“Un atleta che ha portato onore al medagliere italiano e allo sport nazionale non può essere dimenticato”, ha affermato l’europarlamentare. La sua richiesta non è solo per Ghedina, ma anche per il Veneto e per Cortina, simboli di una tradizione sportiva profonda e rispettata.

In caso contrario, Donazzan ha avvertito che questa situazione rappresenterebbe un’offesa non solo per Ghedina, ma anche per l’intera comunità veneta, in un momento cruciale per la storia sportiva della regione.

Scritto da Social Sophia

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