Cortina 2026: la nuova pista da bob tra sfide e polemiche ambientali

Scopri le ultime novità sulla costruzione della pista da bob per le Olimpiadi Invernali del 2026 a Cortina.

Un progetto ambizioso per le Olimpiadi Invernali

La costruzione della nuova pista da bob a Cortina, in vista delle Olimpiadi Invernali del 2026, rappresenta un progetto ambizioso e controverso. La società Pizzarotti ha avviato i lavori nel febbraio 2024, ma il cantiere ha già sollevato numerose preoccupazioni tra gli ambientalisti e i residenti. La pista, lunga 1.650 metri e con un dislivello di 110 metri, è destinata a diventare uno dei principali impianti sportivi delle prossime Olimpiadi, ma il suo impatto sull’ambiente è sotto scrutinio.

Impatto ambientale e polemiche

Le immagini del cantiere mostrano un paesaggio profondamente alterato: il bosco di Ronco è stato abbattuto e la montagna sventrata per fare spazio a ponteggi e macchinari. Le associazioni ambientaliste hanno espresso forte preoccupazione per il dissesto ambientale causato dai lavori, evidenziando come la costruzione della pista possa compromettere l’ecosistema locale. Nonostante le promesse di sostenibilità, il progetto ha visto un aumento esponenziale dei costi, passando da una stima iniziale di 50 milioni di euro a oltre 150 milioni, sollevando interrogativi sulla gestione delle risorse pubbliche.

La corsa contro il tempo

La Società Infrastrutture Milano Cortina (Simico) è attualmente impegnata in una corsa contro il tempo per completare la pista entro metà marzo 2025, in modo da consentire la pre-omologazione dell’impianto. Il 18 dicembre è previsto un sopralluogo mensile da parte dei tecnici del Comitato Olimpico Internazionale, un momento cruciale per verificare lo stato dei lavori. Gli appassionati locali, pur tra le polemiche, mostrano entusiasmo per la realizzazione della nuova struttura, sperando che possa portare benefici economici e visibilità alla regione.

Un futuro incerto per Cortina

La costruzione della pista da bob a Cortina è un tema che divide. Da un lato, c’è chi sostiene che l’impianto rappresenti un’opportunità unica per la località, dall’altro, ci sono timori legati all’impatto ambientale e ai costi crescenti. La situazione attuale richiede un attento monitoraggio e un dialogo aperto tra le parti coinvolte, affinché si possa trovare un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità. La sfida per Cortina è quella di dimostrare che è possibile ospitare eventi di grande portata senza compromettere il patrimonio naturale che rende questa località così speciale.

Scritto da Redazione

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