Contro il Gioco d’Azzardo: Scopri il Caso del Team Win for Italia

L'emendamento relativo al nuovo gioco d'azzardo "Win for Italia Team" suscita preoccupazioni e sollecitazioni al ritiro.

Negli ultimi tempi, la proposta di introdurre un nuovo gioco d’azzardo, denominato Win for Italia Team, ha suscitato un coro di proteste tra le organizzazioni impegnate nella lotta alle dipendenze. Questo gioco, concepito per finanziare il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) in vista delle Olimpiadi e Paraolimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, è al centro di un dibattito acceso che mette in luce le contraddizioni tra il mondo dello sport e quello del gioco d’azzardo.

Il dibattito sull’emendamento

Recentemente, il governo ha presentato un emendamento al disegno di legge di bilancio che prevede l’istituzione di questo gioco numerico. Secondo le istituzioni e le associazioni che si occupano del contrasto alle ludopatie, l’idea di associare lo sport all’azzardo è inaccettabile. Il rischio di alimentare comportamenti patologici è troppo elevato, specialmente in un momento in cui i dati sul gioco d’azzardo patologico risultano allarmanti.

Le conseguenze del gioco d’azzardo

Statistiche recenti indicano che nel 2025 gli italiani hanno scommesso oltre 157 miliardi di euro, portando a un incremento di famiglie colpite dalle conseguenze economiche e sanitarie delle dipendenze. In questo contesto, la cancellazione del fondo destinato al contrasto delle ludopatie da parte del Ministero della Salute rappresenta un passo indietro significativo. Le organizzazioni che operano sul campo avvertono che è fondamentale separare lo sport dall’azzardo e rimuovere l’emendamento proposto.

Un appello alla responsabilità

Il Coordinamento Lombardo Mettiamoci in Gioco, insieme a molti altri enti e associazioni, ha lanciato un appello al governo affinché ritiri la proposta di Win for Italia Team. La loro posizione è chiara: l’idea di finanziare lo sport attraverso il gioco d’azzardo è contraria ai valori olimpici, che dovrebbero essere improntati all’inclusione, alla comunità e all’educazione.

Riflessioni sulla cultura del gioco

Il direttore della Caritas ha sottolineato che è fondamentale affrontare il tema del gioco d’azzardo da una prospettiva culturale e sociale. Collegare il sostegno allo sport all’espansione dell’azzardo non solo è un errore, ma alimenta un circolo vizioso di debiti e fragilità. Ogni giorno, nei centri di ascolto, si incontrano persone schiacciate dal sovraindebitamento, spesso aggravato proprio dal gioco d’azzardo.

Il rischio di una normalizzazione dell’azzardo

Le esperienze passate devono servire da monito. Misure temporanee, come l’introduzione di nuovi giochi d’azzardo, rischiano di diventare permanenti. La storia insegna che interventi presentati come eccezionali possono trasformarsi in prassi consolidate, normalizzando il ricorso all’azzardo nella società. Questo è quanto accadde con l’introduzione delle VideoLottery nel 2009 e con l’aggiunta di estrazioni settimanali del Lotto.

Il Rapporto Caritas Italiana su povertà ed esclusione sociale mette in evidenza il legame tra dipendenza, indebitamento e nuove forme di povertà. È imperativo che il governo e le istituzioni prendano una posizione chiara e definitiva contro l’introduzione di giochi d’azzardo a sostegno dello sport, per evitare di gravare sulle spalle delle fasce più vulnerabili della popolazione.

Scritto da Chiara Ferrari

Infrastrutture e Sviluppo Energetico per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026