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La città di Milano si prepara a una cerimonia significativa in occasione del traguardo dei cento giorni all’inizio delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. L’evento si svolgerà domani, mercoledì 29 ottobre, e vedrà la partecipazione di figure di spicco come il presidente della Fondazione olimpica Giovanni Malagò e il governatore della Lombardia, Attilio Fontana.
Durante questo incontro, si discuterà dell’andamento dei preparativi e delle aspettative per il Team Azzurro, pronto a competere per le medaglie. Luciano Buonfiglio, presidente dell’ente organizzatore, ha espresso il suo entusiasmo affermando che “I Giochi sono un sogno che si realizza”. Inoltre, verrà presentata la Casa Italia, un luogo simbolo per gli atleti e i tifosi.
Un evento di portata mondiale
Giovanni Malagò ha evidenziato l’importanza di queste Olimpiadi, definendole un spot pubblicitario straordinario per l’Italia. Si prevede un ricco programma con 195 eventi da medaglia, con l’inaugurazione ufficiale fissata per il 6 febbraio allo stadio San Siro e la cerimonia di chiusura il 22 febbraio all’Arena di Verona. Saranno presenti circa 2.900 atleti provenienti da tutto il mondo, mentre già sono stati venduti circa 800.000 biglietti su un totale di 1.200.000 disponibili. Si stima che oltre 3 miliardi di spettatori seguiranno l’evento a livello globale.
Una storia di successi olimpici
Questa sarà la quarta edizione delle Olimpiadi ospitata dall’Italia, a 70 anni di distanza dai Giochi invernali di Cortina d’Ampezzo e a 20 anni da quelli di Torino 2006. Inoltre, sarà la prima volta che un’Olimpiade si svolgerà contemporaneamente in tre regioni: Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. Andrea Varnier, amministratore delegato della Fondazione, ha dichiarato che si sta rispettando il cronoprogramma, anche se ci sono alcune difficoltà con le infrastrutture stradali, alcune delle quali verranno completate solo dopo la conclusione dei Giochi.
La cerimonia di apertura
L’inaugurazione dei Giochi, progettata da Marco Balich, avrà come tema centrale l’armonia. Questo evento rappresenterà l’ultimo grande appuntamento allo stadio San Siro, dove si attende la presenza di numerosi capi di Stato e di governo. Il presidente Mattarella avrà il compito di dichiarare ufficialmente aperti i Giochi. Tra i partecipanti, non è certa la presenza del giovane campione di tennis Jannik Sinner, che è però ambassador dei 18.000 volontari selezionati tra 130.000 candidature. Inoltre, l’attrice Matilde De Angelis sarà la prima figura di spicco coinvolta nell’evento.
Un tributo alla cultura e allo sport
Un omaggio speciale verrà dedicato a Giorgio Armani, celebre stilista italiano. Durante la cerimonia, gli atleti sfileranno in quattro diverse sedi: oltre a Milano, a Livigno si raduneranno gli olimpionici di Bormio, mentre Cortina e Predazzo ospiteranno gli atleti provenienti da Anterselva e dalla Val di Fiemme. Non si terrà una medal plaza, inizialmente prevista in Piazza del Duomo a Milano, poiché le premiazioni avverranno direttamente sui campi di gara.
Preparativi e infrastrutture
I momenti salienti della cerimonia, come l’alzabandiera e l’accensione del braciere olimpico, si svolgeranno in contemporanea a Milano e Cortina. Le 98 opere progettate per i Giochi richiederanno un investimento totale di 3,4 miliardi di euro, e il commissario Saldini ha assicurato che saranno completate in tempo, rispondendo alle critiche riguardo i costi e i ritardi nei lavori. La Ditta Pizzarotti di Parma ha già realizzato lo Sliding Centre di Cortina in tempo record, risparmiando 42 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali.
Il viaggio della fiaccola olimpica
Dal 6 dicembre, 10.001 tedofori porteranno la fiaccola olimpica in un viaggio lungo 12.000 chilometri attraverso l’Italia, un percorso che durerà 63 giorni e celebrerà i valori di amicizia, rispetto e pace. In un momento delicato come quello attuale, il 18 novembre verrà presentata all’Onu una risoluzione per la tregua olimpica. La delegazione di Israele parteciperà all’evento, mentre gli atleti di Russia e Bielorussia gareggeranno come neutrali, senza bandiera né inno.