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La storica località di Cortina d’Ampezzo, famosa per le sue piste da sci e per l’atmosfera di lusso, si trova al centro di una polemica legata all’apertura dello Chalet Franz Kraler Club Moritzino. Questo nuovo locale, concepito per diventare un punto di riferimento per l’après-ski dei benestanti, ha dovuto affrontare una serie di imprevisti che ne hanno ritardato l’inaugurazione.
Situato a Ria de Saco, lo Chalet avrebbe dovuto accogliere i turisti durante il ponte dell’Immacolata, un periodo di grande affluenza nella località montana. Tuttavia, le autorità comunali hanno emesso delle ordinanze che hanno bloccato la sua apertura, creando preoccupazione tra i proprietari e i potenziali clienti.
Le cause del blocco
Il Comune di Cortina ha fermato l’agibilità dello Chalet Franz Kraler a causa di irregolarità riscontrate durante un sopralluogo effettuato il giorno prima dell’apertura ufficiale. L’ordinanza, firmata dal geometra Roland Garramone, ha evidenziato che le condizioni dichiarate nella segnalazione certificata di avvio dell’attività (Scia) non corrispondevano alla realtà dei luoghi.
Nonostante le dichiarazioni di un professionista che attestavano la conformità delle strutture e degli impianti, il Comune ha sottolineato che i lavori relativi agli impianti elettrici e alle finiture erano ancora in corso. Questo ha portato a una seconda ordinanza che ha vietato la prosecuzione dell’attività di bar e ristorante, lasciando i proprietari con poche opzioni.
Le reazioni dei proprietari
I Kraler, proprietari dello Chalet, hanno presentato un ricorso d’urgenza al Tar del Veneto, riuscendo a ottenere una sospensione temporanea delle ordinanze in attesa di un’udienza. Questo ha permesso di organizzare due eventi privati per celebrare l’inaugurazione, anche se il locale non è ancora accessibile al pubblico.
Daniela Kraler ha espresso ottimismo riguardo alla situazione, dichiarando che la cena privata di inaugurazione è stata un successo e che spera che il pubblico possa apprezzare la nuova struttura una volta ottenuta l’agibilità. L’ottanta partecipanti all’evento hanno potuto gustare l’ottima cucina proposta dallo Chalet, ma resta da vedere quando il locale potrà finalmente aprire le sue porte al pubblico.
Il progetto e le aspettative future
Lo Chalet Franz Kraler è il risultato di una collaborazione tra le famiglie Kraler e Craffonara, entrambe con una lunga tradizione nel settore dell’ospitalità di lusso. La struttura è stata progettata per diventare un punto di riferimento per gli eventi e l’ospitalità esclusiva, specialmente in vista delle prossime Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.
Con un’architettura che si integra perfettamente con il paesaggio montano, lo Chalet offre diverse aree, tra cui un bar e ristorante, un club lounge e un padiglione esterno che si affaccia sulle piste olimpiche della Tofana. La proposta gastronomica punterà a valorizzare i prodotti locali, con un’attenzione particolare alla qualità e alla sostenibilità.
Un futuro incerto, ma promettente
Nonostante i ritardi e le incertezze, le aspettative per lo Chalet Franz Kraler rimangono elevate. La struttura è progettata per attrarre una clientela di alto livello, desiderosa di sperimentare un’ospitalità che unisce cultura, gastronomia e un ambiente raffinato. Tuttavia, resta da vedere se i problemi burocratici saranno risolti in tempo per la stagione sciistica e per l’importante evento olimpico.
Lo Chalet Franz Kraler rappresenta una nuova era per l’ospitalità a Cortina, ma il suo futuro dipende dalla risoluzione dei problemi di agibilità. Gli amanti della montagna e del lusso attendono di poter vivere questa nuova esperienza esclusiva.