Bormio e le Olimpiadi 2026: la posizione ufficiale della Società Impianti Bormio S.p.A

La Società Impianti Bormio S.p.A. risponde con fermezza alle accuse ricevute, illustrando la situazione attuale della ski area in vista delle prossime Olimpiadi.

Con l’arrivo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina nel 2026, la Società Impianti Bormio S.p.A. (Sib) ha deciso di chiarire la propria posizione. La società risponde così a critiche e malintesi riguardo alla gestione della ski area. Questo evento non solo segna il sessantesimo anniversario della Sib, ma rappresenta anche un’opportunità per evidenziare i problemi e le sfide affrontate durante i preparativi.

Le sfide nella gestione della ski area

Negli ultimi anni, la Sib ha operato in un contesto di gestione provvisoria, caratterizzato da concessioni rinnovate annualmente. Solo recentemente, a seguito di un accordo significativo, è stata ottenuta un’estensione delle concessioni fino al 2036. Questo scenario ha limitato la capacità di investire e di accedere a finanziamenti a lungo termine, rendendo difficile l’implementazione di nuovi progetti.

Il caso della seggiovia Fontanalonga-Valbella

Un esempio di queste difficoltà è rappresentato dallo smantellamento della seggiovia quadriposto Fontanalonga-Valbella. Questo intervento, richiesto da Società infrastrutture Milano Cortina (Simico), è stato effettuato dalla Sib per facilitare la costruzione di un nuovo impianto, il Ciuk-La Rocca, necessario per le Olimpiadi. La Sib ha coperto interamente i costi di smantellamento e ha rispettato le scadenze imposte. Tuttavia, il rinvio dell’intervento alla primavera successiva ha portato alla perdita di un impianto cruciale per gli eventi olimpici, secondo il Comitato Olimpico Internazionale (CIO).

Investimenti e opere pubbliche

La Sib ha voluto chiarire la situazione riguardante gli interventi di innevamento artificiale e le nuove strutture. Gli impianti di risalita e il bacino di accumulo realizzati sono stati pianificati da enti pubblici, senza coinvolgere la società. Una volta completati, questi rimarranno di proprietà pubblica. La Sib ha espresso contrarietà a certe scelte, come l’ipotesi di una nuova cabinovia Bormio-Ciuk, avendo già progettato soluzioni alternative in collaborazione con Leitner Spa.

Il budget per l’innevamento

In vista delle Olimpiadi, la Sib ha sottolineato l’importanza di allocare risorse per il potenziamento degli impianti di risalita. Il budget, secondo la società, dovrebbe mirare a migliorare la connessione con le ski area limitrofe e ad ampliare l’area sciabile di Bormio, tenendo conto dei cambiamenti climatici in atto.

Prospettive future

In vista del 2026, la Società Impianti Bormio si mostra orgogliosa di partecipare a un evento di tale importanza. Questo non solo conferirà visibilità alla Valtellina e alla Lombardia, ma rappresenterà anche una sfida per lo sviluppo turistico della ski area. Durante questa stagione, l’azienda si scusa per i disagi che potrebbero verificarsi, ma nutre fiducia che gli attuali investimenti porteranno a un successo senza precedenti durante le Olimpiadi.

La Società Impianti Bormio S.p.A. intende trovare un contesto favorevole per pianificare il futuro del turismo in montagna. L’azienda si impegna a affrontare le sfide legate all’ambiente e all’economia, in preparazione di un evento che si preannuncia straordinario.

Scritto da Giulia Lifestyle

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